Esiste un modo non professionale di verifica delle condizioni interne di una canna rigata?
E restando in tema: quali sono i metodi più utilizzati per eseguire le rigature ?
Rigatura della canna
- giga65
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Re: Rigatura della canna
Salve leop10
!
La domanda è piuttosto generica, nel senso che le canne rigate vanno dal 4.5 dell'aria compressa ai calibri da artiglieria navale; suppongo che la domanda sia relativa all'aria compressa o poco più.
In generale una canna si ispeziona "a occhio" con una luce di contrasto dall'altro capo del tubo: però non è che si colga più di tanto ... al massimo si riesce a stabilire se c'è molta ruggine o tanta polvere. Direi che è un metodo un po' troppo qualitativo e assai poco esaustivo.
Di solito con una buona scovolata con un tampone di carta (scottex o similare) si comincia a capire quanto residuo è rimasto in canna (esce il tampone più o meno grigio o addirittura tendente al nero); ma anche questo non dirà più di tanto.
Con un tampone (sempre di carta o di cotone) piuttosto stringente (scorre con forza e lentamente) si comincia ad apprezzare se ci sono punti a maggior attrito (presumibilmente danneggiati o corrosi) tra la culatta e la volata.
Il massimo si ottiene con un tampone di piombo colato per qualche millimetro in volata (previa tappatura dall'altra estremità) che prende esattamente la forma in negativo della canna in volata; una volta avvitato sull'asta impiegata per scovolare e fatto entrare dalla culatta e spinto lentamente verso la volata, permette di apprezzare piuttosot bene le varie asperità che ci possono essere lungo la canna.
Si tratta di un sistema , molto semplificato, che deriva direttamente dal metodo di lappatura delle canne match prevalentemente a fuoco (tamponi in piombo con varie graniture , man mano più fini, per tirare a specchio l'interno della canna).
Per ultimo ... si passa al professionale ... e ci vuole un boroscopio sufficientemente sottile (non so nemmeno se esista per il 4.5); per i calibri a fuoco certamente sì.
Come metodi per rigare le canne si va dalla vecchia (ma ancora utilizzata da alcuni costruttori famosi negli USA specie in canne inox) brocciatura, alla predominante rotomartellatura a freddo (tipica nella produzione di massa di canne) alla bottonatura (più indicata per canne di qualità superiore in quanto si stressa meno l'acciaio) alla elettroerosione a bassa temperatura . Questi almeno quelli che ricordo!
La scelta del metodo per fare la rigatura dipende sia da fattori di produzione ma molto anche dalla durezza dell'acciaio da lavorare: in parole povere una canna di un AR 15 5.56 NATO non sarà mai brocciata perchè l'AISI 4150 è duro parecchio (deve reggere le raffiche). Molti bolt action da tiro hanno canne in AISI 4140. Spesso viene semplicemente dichiarato acciaio al cromo-molibdeno senza specificare al sigla.
Nelle carabine a d aria compressa e .22LR gli acciai sono piuttosto "teneri" e contenenti modeste percentuali di piombo: ciò ne aumenta la lavorabilità alle macchine utensili e rende la superficie interna "più compatibile" con il tipo di proiettili sparati (piombo lubrificato o grassato); solitamente la produzione è per rotomartellatura ma non posso escludere altri metodi più raffinati (canne Lothar Walter).


La domanda è piuttosto generica, nel senso che le canne rigate vanno dal 4.5 dell'aria compressa ai calibri da artiglieria navale; suppongo che la domanda sia relativa all'aria compressa o poco più.
In generale una canna si ispeziona "a occhio" con una luce di contrasto dall'altro capo del tubo: però non è che si colga più di tanto ... al massimo si riesce a stabilire se c'è molta ruggine o tanta polvere. Direi che è un metodo un po' troppo qualitativo e assai poco esaustivo.
Di solito con una buona scovolata con un tampone di carta (scottex o similare) si comincia a capire quanto residuo è rimasto in canna (esce il tampone più o meno grigio o addirittura tendente al nero); ma anche questo non dirà più di tanto.
Con un tampone (sempre di carta o di cotone) piuttosto stringente (scorre con forza e lentamente) si comincia ad apprezzare se ci sono punti a maggior attrito (presumibilmente danneggiati o corrosi) tra la culatta e la volata.
Il massimo si ottiene con un tampone di piombo colato per qualche millimetro in volata (previa tappatura dall'altra estremità) che prende esattamente la forma in negativo della canna in volata; una volta avvitato sull'asta impiegata per scovolare e fatto entrare dalla culatta e spinto lentamente verso la volata, permette di apprezzare piuttosot bene le varie asperità che ci possono essere lungo la canna.
Si tratta di un sistema , molto semplificato, che deriva direttamente dal metodo di lappatura delle canne match prevalentemente a fuoco (tamponi in piombo con varie graniture , man mano più fini, per tirare a specchio l'interno della canna).
Per ultimo ... si passa al professionale ... e ci vuole un boroscopio sufficientemente sottile (non so nemmeno se esista per il 4.5); per i calibri a fuoco certamente sì.
Come metodi per rigare le canne si va dalla vecchia (ma ancora utilizzata da alcuni costruttori famosi negli USA specie in canne inox) brocciatura, alla predominante rotomartellatura a freddo (tipica nella produzione di massa di canne) alla bottonatura (più indicata per canne di qualità superiore in quanto si stressa meno l'acciaio) alla elettroerosione a bassa temperatura . Questi almeno quelli che ricordo!
La scelta del metodo per fare la rigatura dipende sia da fattori di produzione ma molto anche dalla durezza dell'acciaio da lavorare: in parole povere una canna di un AR 15 5.56 NATO non sarà mai brocciata perchè l'AISI 4150 è duro parecchio (deve reggere le raffiche). Molti bolt action da tiro hanno canne in AISI 4140. Spesso viene semplicemente dichiarato acciaio al cromo-molibdeno senza specificare al sigla.
Nelle carabine a d aria compressa e .22LR gli acciai sono piuttosto "teneri" e contenenti modeste percentuali di piombo: ciò ne aumenta la lavorabilità alle macchine utensili e rende la superficie interna "più compatibile" con il tipo di proiettili sparati (piombo lubrificato o grassato); solitamente la produzione è per rotomartellatura ma non posso escludere altri metodi più raffinati (canne Lothar Walter).

Giulio
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- Sforacchiatore di barattoli
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Re: Rigatura della canna
Grazie Giulio,
Mi riferivo in particolare alla aria compressa e , visto che la mia Kite l ho presa usata ci fosse un sistema lo avrei usato
Quello del piombo fuso per me è da escludere. però l arma è passata da Benelli per la molla percussore che era rotta pur essendo cambiata da poco e penso che si sarebbero accorti se la canna aveva problemi o no. Avevo chiesto.la prova rosata ma non la hanno fatta. Il tecnico mi ha detto che l arma è buona e che la velocità regolata a 6j è costante e che le canne Lothar Walter a loro mai hanno dato problemi. Ho trovato la risposta un po' generica ma poi ho pensato che Benelli a fare brutte figure non ci tiene di sicuro. Comunque qualche dubbio mi resta. La risposta che hai dato e' comunque molto apprezzabile.
Mi riferivo in particolare alla aria compressa e , visto che la mia Kite l ho presa usata ci fosse un sistema lo avrei usato
Quello del piombo fuso per me è da escludere. però l arma è passata da Benelli per la molla percussore che era rotta pur essendo cambiata da poco e penso che si sarebbero accorti se la canna aveva problemi o no. Avevo chiesto.la prova rosata ma non la hanno fatta. Il tecnico mi ha detto che l arma è buona e che la velocità regolata a 6j è costante e che le canne Lothar Walter a loro mai hanno dato problemi. Ho trovato la risposta un po' generica ma poi ho pensato che Benelli a fare brutte figure non ci tiene di sicuro. Comunque qualche dubbio mi resta. La risposta che hai dato e' comunque molto apprezzabile.
Re: Rigatura della canna
ciao,
le canne delle pistole match sono di ottima qualità.
se a questo aggiungiamo che nell'aria compressa l'usura è praticamente uguale a zero,
penso che tu possa stare tranquillo.
...l'unico dubbio,
è che il vecchio proprietario non si sia cimentato in lavorazioni "artigianali".
fai qualche rosata sparando in appoggio,
se fa un buco solo è tutto ok.
le canne delle pistole match sono di ottima qualità.
se a questo aggiungiamo che nell'aria compressa l'usura è praticamente uguale a zero,
penso che tu possa stare tranquillo.
...l'unico dubbio,
è che il vecchio proprietario non si sia cimentato in lavorazioni "artigianali".
fai qualche rosata sparando in appoggio,
se fa un buco solo è tutto ok.
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Re: Rigatura della canna
Ciao Kabuto,
in appoggio non ho ancora tirato perchè solo ieri ho ricaricato i serbatoi col compressore e , soprattutto, con l assistenza in video chiamata di Sergio che mi ha istruito sul corretto uso del compressore . 2/300 bar sono da rispettare e all'inizio un aiuto non guasta di sicuro.
Poi ,con onestà, l idea che la pistola non sia perfetta mi spaventa parecchio e allora meglio spostare un pò nel tempo la prova. Vedo che qui di gente capace ce n' è molta e vi farò sapere e ascolterò i vostri consigli.
in appoggio non ho ancora tirato perchè solo ieri ho ricaricato i serbatoi col compressore e , soprattutto, con l assistenza in video chiamata di Sergio che mi ha istruito sul corretto uso del compressore . 2/300 bar sono da rispettare e all'inizio un aiuto non guasta di sicuro.
Poi ,con onestà, l idea che la pistola non sia perfetta mi spaventa parecchio e allora meglio spostare un pò nel tempo la prova. Vedo che qui di gente capace ce n' è molta e vi farò sapere e ascolterò i vostri consigli.
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Re: Rigatura della canna
Ciao a tutti se qualcuno riesce a darmi un consiglio....che differenza di precisione si ha avendo una canna poligonale rispetto ad una standard ? Mi riferivo di una pcp calbro 6,35.
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