lo sapevate che ......?

[nicola]

faccio una proposta semplice, semplice.
vi andrebbe di Aprire un Argomento (meglio continuare qui, come da titolo) dove pubblicare
tutte quelle CURIOSITA' che spiegano il significato delle "Frasi Fatte" o "Modi di Dire" , nomi di cose
il più delle volte espresse male o peggio, interpretate in senso errato
facciamo l'esempio di <In bocca al Lupo> che nell'antichità era un Augurio positivo per l'interessato e per il Lupo
fortunatamente siamo tornati sui nostri passi rispondendo <viva il Lupo>
oppure spiegando perchè quell'oggetto, attrezzo, ha quello strano nome,
o meglio ancora
come si è giunti a denominare questo o quello, con quel vocabolo
intendiamoci
frasi, aforismi, detti e motti, filastrocche, nomi e compagnia bella
di breve scritto e spiegazione.
Potremmo anche andare oltre, anche chiedere "perchè quel/la/o...............si denomina in tal modo ?"
"da dove deriva tale proverbio ?"............. ecc..
penso che giocando e ridacchiando, potremmo arricchirci di semplici e simpatiche notizie........

se ci siete ?

[nicola]

provo per prima con una piccola curiosità

Sapete perchè si chiamano Strozzapreti ?

Si chiamano così perché,
sotto lo stato pontificio, in Romagna, i preti sequestravano le uova alle azdore (le casalinghe romagnole)
loro erano costrette a usare solo acqua e farina per la pasta fresca fatta in casa,
così hanno inventato questa pasta,
augurando ai preti, di strozzarsi mentre mangiavano le loro uova....

[sniper70]

sapete perche' i nostri pallini si chiamano diabolo, nel senso da dove viene la parola

Il diabolo (dal francese diabolo, derivante dal termine diabolique, ovvero "diabolico") è un articolo da giocoleria a forma di clessidra orizzontale

qui potete trovare maggiori informazioni

i nostri pallini sono chiamati cosi...da questo gioco esistente sin dal medioevo e dalla antica Cina

280px-Diabolo_large_and_small.jpg (13.51 KiB) Visto 1253 volte

ecco un esempio del gioco tuttora diffusissimo nel mondo

qui potete trovare alcune informazioni

https://it.wikipedia.org/wiki/Diabolo

https://en.wikipedia.org/wiki/Diabolo

una stampa del 1812

e qui alcuni video presi dal tubo





ciao

Fabio

[Sonosardo]

Complimenti Nicola, hai avuto un ottima idea, Bravo

[Sonosardo]

C'è un augurio sardo che si usa per molte ricorrenze, per i Compleanni, le nuove Nascite e recita così : A chent'annos e prusu, chin meta salude. A cent'anni e più, con tanta salute. Chi lo riceve, specie nei Compleanni, risponde così : Gratzias, e tue a mi los contare. Grazie e tu a contarmeli. Praticamente è un doppio augurio, si, perché se da una parte si augurano ai cent'anni, l'altra parte è invitata a contarglieli e quindi avrà cento anni anche chi li conterà.

[cercla]

mi ricordo che circa 55 anni fa, a casa di mia nonna, alcuni zii insieme a mio padre stavano sistemando un porticato...
mio padre che arrampicato su una scaletta stava facendo una traccia sul muro per far passare un filo elettrico, con me intorno che gli facevo perdere tempo, ad un certo punto mi dice:
- pijame er maleppeggio
io l'ho guardato senza capire e gli ho risposto
- che voi?
lui
- quella specie de martello li all'angolo
io prendo l'attrezzo e glielo porto, e chiedo
- come se chiama sto coso?
lui
maleppeggio
io
- maleppeggio, perché?
lui
- guardalo bene e lo capisci da solo

io nella mia giovane mente mi diedi una risposta, e non dissi altro...

maleppeggio.jpg (3.3 KiB) Visto 1187 volte

la spiegazione del nome maleppeggio che mi diedi, magari non è quella giusta, ma l'ho sempre trovata esauriente e non ne ho cercate altre, pensando che:
"se usando il maleppeggio ti ci dai una botta su una mano, ti fai MALE, ma se poi lo giri dall'altro lato e ti dai un'altra botta, ti fai pure PEGGIO..."

[sniper70]

[nicola]

quante volte abbiamo usato la frase
"Piantare in asso"

se provate ad analizzarla, non trovate una beneamata spiegazione, non significa nulla.
Asso....... cosa ? della ruota ? delle carte da gioco ?

tutto nasce da un errore, forse di pronuncia, o di udito

per trovare la spiegazione, l'errore e il significato, dobbiamo tornare indietro ai tempi della Civiltà Ellenica e del mito del Minotauro
la storiella la conoscete tutti (spero), anche come finì,
partiamo dalla fine
Teseo e Arianna riescono a uscire dal labirinto e scappano per mare.
gira che rigira per le Isole dell' Egeo, sbarcano a Nasso (oggi Naxos)
qui come e perchè non si sa,
[mia personale interpretazione:- Teseo non la sopportava più ad Arianna, sempre petulante e incontentabile]
con la scusa di andare a comprare le sigarette, Teseo si imbarca e abbandona Arianna sull'isola.

"Lasciare a Nasso"
"Piantare in Nasso"
ecco spiegato l'errore e svelato il vero significato e la corretta pronuncia

[cercla]

se leggi bene la storia di Teseo ed Arianna...
pare che dopo essere fuggiti dal labirinto, arrivati a Nasso si presero una casetta in campagna, dove iniziarono la convivenza...
però lei aveva cominciato a chiedergli di lavare i piatti, spazzare in terra e fare tutte le altre faccende domestiche...
quando lui obiettava che già lavorava la terra tutto il giorni, e le faccende erano spettanti alla donna,
lei gli faceva pesare che per dargli il filo da seguire per uscire dal labirinto, aveva dovuto disfare una veste bellissima a cui era molto affezionata, e se non lo avesse fatto, lui non sarebbe mai sfuggito al terribile minotauro...
poi, una sera di primavera, lui tornava a casa dopo avere zappato tutto il giorno, e lei gli disse di fare una bella buca perchè voleva piantare delle rose davanti alla casa...
ci fu la solita scena, lui diceva che era stanco, lei diceva che senza il suo filo invece sarebbe stato morto, e lui prese la vanga e si mise a scavare...
mentre lui scavava la buca, lei diceva che doveva farla bella profonda, così le rose una volta cresciute con le radici in profondità avrebbero resistito ai forti venti dell'Egeo...
lui scavo una buca profonda poco più di un metro, e le chiese se fosse sufficiente, lei per capirlo, entrò nella buca, e visto che le rimaneva fuori solo la testa, disse che poteva bastare...
allora Teseo colto da un grande amore per Arianna, le disse tu sei la mia rosa, e riempì la buca di terra con dentro lei, lasciandole fuori solo la testa (allora le donne erano bassine), poi le disse, di aspettarlo che andava a prendere l'acqua per innaffiarla, ma l'acqua più vicina era il mare che notoriamente è salato, quindi salì su un vascello ancorato in porto per chiedere se potevano dargli un po' di acqua dolce, ma il vascello partì portandolo via...

Pare che alcuni anni dopo, dei turisti, videro Teseo nei mari del Sud, ma li lo chiamavano Sandokan, ed insidiava la Perla di Labuan, perchè voleva rubarle il suo miglior vestito, per darlo ad Arianna, in modo che la finisse di rompergli le palle...

da qui il modo di dire
piantata in Nasso...

[Sonosardo]

Ma che ti venga un bene Claudio, ed io qui che leggevo col fiato sospeso

[nicola]

Caro Claudio, ti ho sempre consigliato di mangiare leggero la sera, un pò di pastina in brodo oppure un bicchiere di latte
ecco le conseguenze, incubi e allegorie assurde.
Poi, vacci piano con il rosatello, è quello che poi ti da la sensazione di vivere realmente le avventure che sogni.
ci hai una certa età, devi riguardarti,
ascolta a me, brodino e passa a nuttate

[Ms402]

Bella storia

[giehas]

Claudio è un vero artista

[cercla]

una locuzione che mi ha sempre fatto pensare è:
"saltare di palo in frasca"
ma cosa significa, da dove viene?

nell'uso contemporaneo, indica il passare da un argomento all'altro durante una conversazione, senza che tra i due ci sia conseguenzialità o collegamento, e soprattutto senza concluderne nessuno...
la cosa è molto frustrante, perchè se tu parli con un'altra persona di un argomento preciso, tipo per fare un esempio:
sei al bar per prendere un caffè, e incontri un conoscente che sta mangiando un cornetto, e ti dice che la sua lievitazione è spettacolare, tu gli dici che non ami i cornetti perchè li trovi troppo grassi, e il tuo interlocutore, ti risponde che per pescare è meglio la canna in carbonio...

tu gli vai dietro e gli chiedi se da lancio o da punta, e lui dice che quest'anno la Ducati è troppo forte...

fai un ulteriore sforzo per seguirlo e e gli rispondi che oltre alle moto sono forti i piloti allievi di Valentino Rossi...
e lui dice che in giardino ha trovato un rospo grosso come un piatto...

a quel punto, pensi che il tuo interlocutore oltre al cornetto si è fatto 3 grappini...
oppure che è pazzo...
o anche che ti prende per il culo...

quindi lo mandi "affanculo" paghi il caffè e te ne vai...


ma perchè si dice saltare di palo in frasca...
chi è che salta di palo in frasca?


questo modo di dire risale al 1500, quando le città erano cintate dalle mura, ed avevano la porta di accesso controllata da soldati armati.
di fianco al corpo di guardia, c'era il gonfalone della città, simbolo che veniva posto in alto su un grosso palo, perchè rimanesse visibile anche con il traffico di carri e persone che passavano dalla porta...
poi alla sera, quando le porte della città venivano chiuse, i gonfaloni venivano ritirati, ed i soldati del corpo di guardia, andavano a mangiare e bere nelle osterie con tutti i gaglioffi che le frequentavano, e da seri controllori, diventavano gaglioffi sbronzi come tutti gli altri...
le osterie di quei tempi, ed ancora oggi nei castelli romani, avevano come insegna un rametto d'albero, cioè una frasca che mettevano sopra alla porta, per richiamare i clienti...

da questo comportamento dei soldati che passavano da rigidi difensori del palo con il gonfalone, a balbettanti ed informi ubriachi, è nato il modo di dire:
passare o saltare di palo in frasca...

[Calien]

Chiave a BRUGOLA

La sento spesso chiamare, in modo errato, "chiave a BRUCOLA". In realtà, in Italia, prende il nome da Egidio Brugola.

Da WikiPedia:

CHIAVE ESAGONALE

Una chiave esagonale (anche brugola, chiave a brugola, chiave di Allen o ancora chiave maschio esagonale), conosciuta in gergo tecnico internazionale come imbus o inbus (dal tedesco "Innensechskantschraube Bauer und Schaurte" ovvero "vite a esagono interno [della ditta] Bauer e Schaurte"), è un tipo di chiave meccanica caratterizzata da una sezione esagonale.

L'apposizione di "Allen" deriva dal fatto che furono prodotte per la prima volta, in base ad un marchio registrato, dalla "Allen Manufacturing Company" nel 1910, mentre quella di brugola deriva da Egidio Brugola, fondatore delle Officine Egidio Brugola di Lissone che nel 1926 cominciarono a commercializzare tali utensili in Italia.

STORIA

La vite con intaglio di testa esagonale fu brevettata il 7 giugno 1910 (Pat. U. S. 960244[1]) dallo statunitense William G. Allen, proprietario della Allen Manufacturing Company in Hartford, Connecticut, e fece la prima apparizione mondiale nel 1911 presso la Standard Pressed Steel Company (SPS), allora di Filadelfia, USA. In seguito una sua versione fu brevettata indipendentemente dalla tedesca Bauer und Schaurte nel 1936 con il nome Inbus (Innensechskantschraube Bauer und Schaurte) con cui è conosciuta ancora oggi nei paesi germanofoni. Nei paesi di lingua spagnola e francofoni invece è conosciuta come "chiave Allen", rispettivamente Llave Allen e Clé Allen. Egidio Brugola nel 1945 brevettò presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi una variante di vite a testa incavata esagonale con gambo a "torciglione" che ne assicurava una particolare elasticità.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiave_esagonale e https://it.wikipedia.org/wiki/Egidio_Brugola

[lelo28]

Un modo di dire, non so se solo in toscana oppure anche altrove è : " Siamo alle porte coi sassi." Si usa dire quando una qualsiasi cosa, un appuntamento, un'affare, una scadenza da pagare ecc. è scaduta o stà per scadere e c'è forse una minima possibilità di fare in tempo per evitare il peggio. Questo modo di dire risale all'epoca di quando le città murate chiudevano le porte ad una certa ora e non si poteva più entrare. Allora i cittadini che per varie ragioni facevano tardi per pochi minuti e trovavano le porte chiuse, si armavano di sassi e li lanciavano contro la porta sperando che gli venisse aperta. Qualche volta poteva succedere ma dovevano giustificare il loro ritardo. Non sempre però succedeva, allora dovevano passare la notte all'agghiaccio e la mattina dovevano fare i conti con la moglie ed i familiari. Questo succedeva a Firenze, ma forse anche in altre città.
Donatello