Zecche e Morbo di Lyme

Ritrovo per passare un po' di tempo insieme, chiacchierando su vari argomenti.
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nicola
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Zecche e Morbo di Lyme

#1 Messaggio da nicola »

quando trovo un argomento interessante e di utilità per tanti,
penso che sia giusto divulgarlo
zecca.jpg
ZECCHE = MORBO DI LYME :

ECCO PERCHE' PORTARSI DIETRO DEI FIAMMIFERI QUANDO SI VA NEL BOSCO O A GIRO PER PRATI.

La zecca conficcata nella pelle può essere facilmente rimossa con l'aiuto di un singolo fiammifero.
Pazza per il sapore dello zolfo umido, la zecca è disposta a lasciare il nostro corpo, se sente questo odore.
Umidifica la testa di un fiammifero e descrivi dei cerchi intorno al luogo in cui è conficcata la zecca.
Dopo pochi secondi la zecca si staccherà la testa da sola, e salirà sul fiammifero per assaporare l'odore dello Zolfo!
Questo metodo di rimozione di zecche si è rivelato essere la più sicura e più efficiente.
Si sa che afferrando il corpo della zecca rischiamo che la sua saliva venga iniettata nel corpo,
dato che la testa dell'insetto resta nella pelle e che si verifica il rischio di infezione dell'organismo.
La cosa più importante da sapere è che l'infezione, come regola, è causata in particolare quando si tenta di estrarre le zecche manualmente o con mezzi meccanici.
Come si sa, le zecche diffondono una malattia molto pericolosa e noiosa : il Morbo di Lyme.

Quando la zecca infila la testa nella cute spesso inocula una sostanza che produce un anello rosso intorno alla puntura ....
in questi casi bisogna usare un antibiotico specifico abbinato ad una terapia di massima efficacia sull'intestino per alzare le difese immunitarie . .
Divulgate e state attenti e se andate nel bosco cospargetevi di olio di neem e controllatevi bene al ritorno a casa.

Dr. Massimo Omerini
Nicola
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albertoaas400
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Re: Zecche e Morbo di Lyme

#2 Messaggio da albertoaas400 »

Molto interessante e utile. :hi:
Alberto

draghetto
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Re: Zecche e Morbo di Lyme

#3 Messaggio da draghetto »

mi dispiace nicola, l'argomento è molto interessante, ma in quest'altro articolo si sconsiglia il metodo del fiammifero (sia umido che acceso).

https://dottoremaeveroche.it/togliere-z ... iammifero/

"Negli zaini degli escursionisti una scatola di fiammiferi può essere utile, per esempio per essere sicuri di poter accendere un fuoco nel camino di un rifugio di alta quota, ma certamente non per rimuovere eventuali zecche che si attacchino alla pelle durante il tragitto. È infatti succhiando per ore o giorni il sangue di altri animali, umani compresi, che le zecche – artropodi della stessa classe di ragni, acari e scorpioni – si nutrono. Comuni anche nei nostri boschi e ovunque vi sia una ricca vegetazione, hanno diverse preferenze di ambiente e di clima a seconda della specie.

Una cosa che le accomuna, tuttavia, è che nessuna ha una particolare predilezione per l’odore dello zolfo umido. È del tutto inutile, quindi, inumidire la testa di un fiammifero e disegnare con questa dei cerchi intorno alla zecca per attirarla fuori dalla pelle e poterla poi eliminare. Altri usano i fiammiferi accesi o del metallo incandescente, come un attizzatoio, per bruciarla: oltre a non servire a nulla, questi metodi casalinghi possono essere pericolosi perché possono provocare ustioni.

Non serve nemmeno ricoprire la zona in cui si trova la zecca con smalto per le unghie o vaselina per impedire il passaggio di aria e quindi soffocarla: in realtà il fastidioso parassita è in grado di sopravvivere per ore senza respirare aria fresca, per cui anche questo sistema, come tutti quelli che prevedono di smuovere la zecca o toglierla con le dita, sono da evitare. Il rischio è sempre quello di schiacciarla o di staccare la testa dal corpo, asportandone solo una parte e facilitando un’eventuale infezione qualora
la zecca sia portatrice di microrganismi patogeni come protozoi, batteri o virus.

Allo stesso modo sono da evitare alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, per evitare che la zecca sofferente possa rigurgitare materiale potenzialmente infetto e affondare ancora di più nella pelle dell’ospite [1,2].


Dottore, ma allora che cosa si deve fare?
il metodo migliore per rimuovere una zecca consiste nell’usare una pinzetta a punte sottili, da applicare il più possibile vicino alla superficie della pelle per rimuovere poi il parassita tirandolo con un leggero movimento di rotazione, o con appositi strumenti che facilitano l’operazione e riducono il rischio di rompere o schiacciare la zecca. Questa operazione va eseguita con i guanti, così da non toccare la zecca con le mani, che comunque alla fine vanno ben lavate.

Dopo la rimozione, occorre lavare con acqua e sapone e disinfettare la zona, preferibilmente con alcol. Non usare prodotti colorati come la tintura di iodio o il mercurio cromo che potrebbero nascondere nei giorni successivi i primi segni di un’infezione.

Nel caso in cui rimanga incastrato nella pelle il rostro con cui la zecca penetra la cute e succhia il sangue, occorre toglierlo Al termine dell’operazione è opportuno sottoporsi a una profilassi antitetanica.




Dottore, ma quali malattie portano le zecche?
Il morso della zecca non è pericoloso di per sé, ma per il fatto che può trasmettere diverse malattie infettive, eventualità tanto più probabile quanto più a lungo il parassita rimane attaccato alla pelle.

Le più comuni infezioni che si possono prendere in Italia e in Europa da una zecca dei boschi (Ixodes ricinus) sono la meningoencefalite o encefalite da zecca (TBE, tick borne encephalitis), il cui virus è stato identificato per la prima volta in Italia nel 1994 in provincia di Belluno e nei confronti della quale è disponibile un vaccino, e la malattia di Lyme, provocata dal batterio Borrelia burgdorferi, contro cui è importante iniziare presto una terapia antibiotica adeguata, utile anche nei confronti delle rickettsiosi che si possono contrarre dalle zecche dei cani. Non è invece consigliato un trattamento profilattico con antibiotici solo per il fatto di aver tolto una zecca.

Altre malattie da zecca sono la tularemia (che si può contrarre anche per altre vie, con l’ingestione o il contatto diretto con acqua contaminata, oppure il consumo di carne poco cotta proveniente da animali infetti) e l’ehrlichiosi, che dà sintomi simili a quella dell’influenza, accompagnati talvolta da un esantema simile a quello del morbillo: è di origine batterica, per cui può essere trattata con antibiotici.


Dottore, che cosa si può fare per prevenire il morso di una zecca?
Per ridurre il rischio di venire a contatto con le zecche si possono adottare alcune precauzioni, come applicare i repellenti esistenti in commercio e/o indossare stivali, pantaloni e magliette a maniche lunghe e possibilmente un cappello quando si entra nella vegetazione, evitando di addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta. È meglio privilegiare i colori chiari su cui le zecche si vedono più facilmente, ma in ogni caso, al termine della gita, è importante controllare attentamente anche al tatto la pelle e gli indumenti, scuotendoli bene prima di riportarli in casa per lavarli.

Nel caso in cui si portino con sé dei cani, è fondamentale che abbiano ricevuto il trattamento profilattico contro le zecche"

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Calien
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Re: Zecche e Morbo di Lyme

#4 Messaggio da Calien »

Allego un documento CAI, molto utile e indubbiamente affidabile.
Allegati
cai-zecche.pdf
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Re: Zecche e Morbo di Lyme

#5 Messaggio da nicola »

Se non funziona, almeno abbiamo sollevato il problema, ed ora cosciamo una parte delle soluzioni :whink:

Grazie :handshake:
Nicola
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Re: Zecche e Morbo di Lyme

#6 Messaggio da kabuto »

per chi vive o lavora in campagna,
è una bella rogna.
io, ormai da anni, uso queste:

https://www.amazon.it/DEEDPF-zecche-tra ... 153&sr=8-8

costano poco e funzionano benissimo.
Cristiano

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Re: Zecche e Morbo di Lyme

#7 Messaggio da AvidLich91 »

Se mi capita di prendere una zecca provero' di sicuro! Nei miei trekking ho sempre dei fiammiferi di sicurezza!

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nicola
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Re: Zecche e Morbo di Lyme

#8 Messaggio da nicola »

comunque ricordiamo sempre che,
già la nostra Igiene e i nostri detergenti, anche profumati, sono poco graditi ad alcuni parassiti,
tranne alle zanzare che si sono evolute e civilizzate :bluwall:
Nicola
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