scusate, forse ci saranno stati dei fraintendimenti
partiamo dall'inizio
le foto sono di circa 5 anni fa, quando feci innestare gli alberi secolari, con varietà più pregiata, redditizia e consona alla raccolta con mezzi meccanici
in questi anni, le branche nate e sviluppatosi dagli innesti, si erano molto infoltite, quasi intrecciate, non permettendo la raccolta, non permettevano alla macchinetta (Vibrolì) di infilarsi per scuotere le olive
causa il naturale ciclo produttivo degli ulivi, la cattiva annata passata, mosca e company, questo anno i miei ulivi avevano una scarsa fioritura, pertanto si è deciso di approfittare ed intervenire sulle fronde, in maniera tale da rendere gli alberi più idonei alla produzioni future
sono operazioni che vanno fatte, altrimenti si avranno solo foglie, rami e poche olive piccoline
[ l'uliveto di fianco al mio, questo anno, ha le chione a mo di testa di Cocciante, le olive sono poche e piccoline come palline di ribes, tanto che il proprietario, manco le ha raccolte ]
nei frantoi il costo delle olive (necessarie nel caso il quantitativo non fosse sufficente a completare la Macina di 250 Kg) si aggira intorno ai 45 euro (sia se ti avanzano e li lasci al frantoio, sia se li compri per completare la tua di macina)
il costo di una molitura (macina di 250 kg) è di 40 euro
i nostri ulivi vivino su uno strato di roccia calcarea e fratturata, la parte di terra in superfice (ove esiste), di media non supera i 15 cm, pertanto sono penalizzati nella crescita e produzione,
di contro grazie a questa morfologia del suolo e sottosuolo, possono resistere a lunghi periodi di calura e siccità, non per nulla possiamo vantare ulivi che superano tranquillamente i secoli
posso assicurarvi che la siccita e calura di questo anno è stata davvero micidiale,
avevo fatto innestare 3 peri antichi, con una varietà per me nuova, il pero del diavolo
lo chiamano cosi, è simile al nostro antico Vetriolo, duro da sembrare acerbo, croccante, sugoso, mezzo verde e lato sole rossiccio, maturazione metà-fine settembre, grandezza quanto un fico
questo nuovo, del tutto simile ma molto più grande, quanto un fiorone
bene, a metà agosto, erano belli grossi ma ancora acerbi (lapposi = ricchi di tannino, immangiabili)
nel giro di una settimana, sugli alberi erano rimasti solo le bucce appese, i calabroni e le vespe si erano nutriti delle polpe, non trovando niente altro di umido per nutrirsi e dissetarsi (sono casi davvero rari)
la forte basicità del PH dei nostri terreni, dovuti al calcio, penalizza la vita di molte varietà
un esempio, la Coratina che nel nord barese (Bitondo, Andria, ecc..) fa produzioni eccellenti in resa e qualità organolettiche, piantata nei nostri terreni, produce poco, olive di dimensioni più piccole del normale e olio dal sapore amarognolo, anche se si applicano pratiche culturali simili ai luoghi di origine
i concimi composti (N+P+K) che si vendono qui da noi, sia per gli orti, per per alberi o colture varie, sono corredati di Anidride Solforica (So3) che in presenza di acqua si trasforma in acido solforico che attenua l'alcalinità del Calcio, migliorando il PH del terreno
circa le potature, da noi quella a Vaso è la più naturale e antica che si effettua
circa il getto, succhione o ramo maschio, può valere solo per il primo anno, perchè ai due anni diventa femmina e produce olive
anche le potature subiscono delle varianti, proprio perchè le varietà e i sistemi di raccolta cambiano
pertanto sulle nuove piante o nuovi innesti sulle piante secolari (il mio caso) si parte con creare la pianta a forma di vaso e si fa in maniera che le branche si allunghino e diventino tipo salici piangenti, appunto per favorire la raccolta
nel nostro territorio non vedrete mai ulivi più alti di 3-3,5 m. (punta max)
alla prossima