ULIVETO, ora mi tocca

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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#65 Messaggio da Carlo5 »

Sting-the-Crow ha scritto: la potatura che intendi è come quella delle foto che hai postato?
No quelli non sono potati, devono rimanere della stessa altezza alcuni vanno asportati completamente mentre altri si lasciano come sono...
Mi suocero mi diceva sempre che l'aria deve circolare in mezzo ai rami, mi sono ricordato che molti Anni fa avevo visto delle piante con la chioma folta e una bacchetta al centro che usciva verso l'alto, dicevano per far credere all'albero che è già grande e non cresce più, ho fatto 2+2 ed ho affinato questa tecnica, e sembra che funziona...
Giuseppe
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#66 Messaggio da Sting-the-Crow »

Il suocero aveva perfettamente ragione, l'aria deve circolare tra le fronde dell'albero d'olivo. Meno legna e più fronda.
Lo scopo della potatura è quella di togliere i rami vecchi poco produttivi per far posto a quelli nuovi e va effettuata ogni 2-3-4 anni a seconda della varietà e del tipo di potatura. Dipende da come si abitua una pianta, una pianta lasciata per lungo tempo con fronde vecchie produrrà tot, una pianta abituata alla potatura con fronde nuove produrrà il doppio se non il triplo. Abbiamo annate piene e quelle più vuote. Ogni varietà ha il suo ciclo e un periodo più adatto alla potatura (annate vuote) per non perdere i "carichi".
Ci sono rami maschi e rami femmine ( quelli che producono ovviamente) Nella potatura vanno lasciati i rami femmina (fronda) e qualche ramo maschio (Succhioni che aiutano alla circolazione della linfa) Lasciando tutte femmine si ha una vegetazione più lenta (Qui entra in azione l'esperienza e "l'occhio" del potatore professionista) perché non tutti gli alberi sono uguali.
Per quanto riguarda la crescita... La potatura contribuisce molto sia in senso positivo che in negativo, ci sono le varie "mani" e tipologie (Esempio, in Puglia non tutte le provincie hanno lo stesso tipo di potatura)

Per avere il massimo della resa e della gradazione dell'olio (Che varia dalla varietà, dal tipo di terreno, clima ecc.) bisogna aspettare che l'ulivo prenda il primo freddo per far si che s'innescano tanti altri fattori che migliora la qualità.....

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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#67 Messaggio da Carlo5 »

Ottimo Cosimo, quella di lasciare qualche ramo maschio per la circolazione della linfa non la sapevo...
Parlando parlano s'impara sempre qualcosa...
Grazie... :cheers: :cheers:
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#68 Messaggio da Carlo5 »

Guardate cos'ho trovato ci ero arrivato da solo 8 anni fa ma sembra che come metodo di potatura abbia visto giusto...

https://www.youtube.com/watch?v=9G8m3pKXs4k" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#69 Messaggio da Sting-the-Crow »

La potatura a vaso? E' la più efficace ed antica. Qui si tramanda da generazioni, forse da quando sono comparse le prime piante in Italia...
Disgraziatamente è il mio pane quotidiano :bluwall:
Ho un piccola azienda che si occupa proprio della gestione/conduzione oliveti, tutto meccanizzato. :worried:
Qualche video:
Potatura
https://www.youtube.com/watch?v=3phdBJRikA4" onclick="window.open(this.href);return false;

Raccolta della posa
https://www.youtube.com/watch?v=BTCmXUVjPwA" onclick="window.open(this.href);return false;

abbacchiatori
https://www.youtube.com/watch?v=4EHZCfjjCgI" onclick="window.open(this.href);return false;


Insomma scuotitore a ombrello e tutta la compagnia bella... :bluwall:

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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#70 Messaggio da nicola »

scusate, forse ci saranno stati dei fraintendimenti
partiamo dall'inizio
le foto sono di circa 5 anni fa, quando feci innestare gli alberi secolari, con varietà più pregiata, redditizia e consona alla raccolta con mezzi meccanici
in questi anni, le branche nate e sviluppatosi dagli innesti, si erano molto infoltite, quasi intrecciate, non permettendo la raccolta, non permettevano alla macchinetta (Vibrolì) di infilarsi per scuotere le olive

causa il naturale ciclo produttivo degli ulivi, la cattiva annata passata, mosca e company, questo anno i miei ulivi avevano una scarsa fioritura, pertanto si è deciso di approfittare ed intervenire sulle fronde, in maniera tale da rendere gli alberi più idonei alla produzioni future
sono operazioni che vanno fatte, altrimenti si avranno solo foglie, rami e poche olive piccoline
[ l'uliveto di fianco al mio, questo anno, ha le chione a mo di testa di Cocciante, le olive sono poche e piccoline come palline di ribes, tanto che il proprietario, manco le ha raccolte ]

nei frantoi il costo delle olive (necessarie nel caso il quantitativo non fosse sufficente a completare la Macina di 250 Kg) si aggira intorno ai 45 euro (sia se ti avanzano e li lasci al frantoio, sia se li compri per completare la tua di macina)
il costo di una molitura (macina di 250 kg) è di 40 euro

i nostri ulivi vivino su uno strato di roccia calcarea e fratturata, la parte di terra in superfice (ove esiste), di media non supera i 15 cm, pertanto sono penalizzati nella crescita e produzione,
di contro grazie a questa morfologia del suolo e sottosuolo, possono resistere a lunghi periodi di calura e siccità, non per nulla possiamo vantare ulivi che superano tranquillamente i secoli
posso assicurarvi che la siccita e calura di questo anno è stata davvero micidiale,
avevo fatto innestare 3 peri antichi, con una varietà per me nuova, il pero del diavolo :laugh:
lo chiamano cosi, è simile al nostro antico Vetriolo, duro da sembrare acerbo, croccante, sugoso, mezzo verde e lato sole rossiccio, maturazione metà-fine settembre, grandezza quanto un fico
questo nuovo, del tutto simile ma molto più grande, quanto un fiorone
bene, a metà agosto, erano belli grossi ma ancora acerbi (lapposi = ricchi di tannino, immangiabili)
nel giro di una settimana, sugli alberi erano rimasti solo le bucce appese, i calabroni e le vespe si erano nutriti delle polpe, non trovando niente altro di umido per nutrirsi e dissetarsi (sono casi davvero rari)

la forte basicità del PH dei nostri terreni, dovuti al calcio, penalizza la vita di molte varietà
un esempio, la Coratina che nel nord barese (Bitondo, Andria, ecc..) fa produzioni eccellenti in resa e qualità organolettiche, piantata nei nostri terreni, produce poco, olive di dimensioni più piccole del normale e olio dal sapore amarognolo, anche se si applicano pratiche culturali simili ai luoghi di origine
i concimi composti (N+P+K) che si vendono qui da noi, sia per gli orti, per per alberi o colture varie, sono corredati di Anidride Solforica (So3) che in presenza di acqua si trasforma in acido solforico che attenua l'alcalinità del Calcio, migliorando il PH del terreno

circa le potature, da noi quella a Vaso è la più naturale e antica che si effettua
circa il getto, succhione o ramo maschio, può valere solo per il primo anno, perchè ai due anni diventa femmina e produce olive :laugh:
anche le potature subiscono delle varianti, proprio perchè le varietà e i sistemi di raccolta cambiano
pertanto sulle nuove piante o nuovi innesti sulle piante secolari (il mio caso) si parte con creare la pianta a forma di vaso e si fa in maniera che le branche si allunghino e diventino tipo salici piangenti, appunto per favorire la raccolta
nel nostro territorio non vedrete mai ulivi più alti di 3-3,5 m. (punta max)

alla prossima
:cheers:
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#71 Messaggio da poncik »

questo blog, è qualcosa di fantastico, meglio di wikipedia :clapping:
si imparano cose che sui libri non trovi :yes:
complimenti a tutti noi!!!
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#72 Messaggio da zanesi fabio »

concordo :cheers:

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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#73 Messaggio da Carlo5 »

Ho visto i Filmati, complimenti Cosimo hai una bellissima attrezzatura, io al confronto sono ancora nell'era della pietra...
Giuseppe
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#74 Messaggio da nicola »

Giuseppe, quella attrezzatura, tutta o in parte, va bene nella zona di Cosimo, appunto in pianura e con almeno 500 piante

sui pendii e sulle scarpate non ci fai nulla, anzi non ci arrivi manco con quei mezzi

quello che nella nostra zona, comincia ad avere diffusione (comunque parliamo di aziende con almeno 1000 piante) sono gli scuotitori sia a braccio singolo che con ombrello che vengono applicati ai trattori in occasione della raccolta
più o meno come questi in foto
scuotitore.png
scuotitore.png (486.39 KiB) Visto 12706 volte
ombrello.jpg
comunque vengono usati su piante relativamente giovani, se usi lo scuotitore su una pianta di 500 anni, poichè l'apparato radicale è legnoso come tutto il tronco, non vibra, o almeno pochissimo, se insisti a scuoterla, rischi di crearle fratture e lesioni gravi all'apparato radicale, tralaltro incastrato nella roccia
senza contare i costi di queste attrezzature

tornando con i piedi per terra :laugh:
noi piccoli agricoltori, dobbiamo solo tentare di migliorare le tecniche di allevamento e di potatura, in maniera tale, da ottenere più qualità con meno fatica :whink:
:cheers:
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#75 Messaggio da Sting-the-Crow »

Si Nicola, avevo frainteso e saltato qualche post e sono sbiancato (pensavo alle quote dei prezzi in generale :bigsmile: perché conosco la zona e il tipo di raccolta.)
Comunque l'ultima volta che sono passato da quelle parti (A Dicembre scorso, un anno fa) ho notato un deperimento generale di tutte le piante, a partire dalle prime piantagioni che si incontrano verso Foggia fino a scendere verso il Salento. Inquinamento, clima, xylella, lebbre, ecc., non si capisce più niente... :angry:

Giuseppe,
oggi è scoppiato un tubo di pressione dell'olio dello scuotitore, almeno esteriormente sembrava così.. :sweating:
Morale, tutti casa! :evil: Raccolti solo una quarantina di quintali.

Per quanto riguarda l'attrezzatura ha ragione Nicola, ci sono attrezzature adatte per ogni evenienza. 500 piante sono il minimo :laugh:
Nicola, quello in prima foto è l'Avant che ci ho già messo gli occhi sopra... 40000€... a me servirebbe per la raccolta del cascame della potatura perché ho pensato alla produzione di pellet.

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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#76 Messaggio da nicola »

ottima idea, quella del pellet :yes:
metti in conto che attualmente, si importa tanto dai Paesi slavi e ex URSS, scarto dei boschi di faggio, rovere, frassino, ovvero legni duri, resa alta della combustione, prezzi bassissimi all'origine

non sottovalutare l'eventuale trasformazione in compost
si vende tutto l'anno, non solo di inverno :whink:

con una machina scuotitrice, puoi far tutto, anche se io per il cascame la trovo abbondante :laugh:
:cheers:
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#77 Messaggio da Sting-the-Crow »

Bisogna fare i conti in tutto, il vantaggio è il cascame agratis :laugh:
L'avant è una mini pala meccanica e le attrezzature del braccio sono intercambiabili...Raccoglitore, scuotitore, soffiatore, trincia, tagliaerba, pala, forche, elevatore, betoniera.......
Se non erro riesce lavorare su pendii con forte inclinazione...Bisogna vedere a quanto.

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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#78 Messaggio da driller »

Ragazzi confermo che anche nella Sabina romana (da cui deriva l'Olio DOP Sabina) la forma di allevamento più diffusa è il Vaso policonico generalmente con 4 branche.
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Oliv ... tem_g1.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;
Questa forma di allevamento, come anche avete già detto, permette di:
- mantenere le piante ad un'altezza tale da raccogliere agevolmente le olive
- tenere pulita la parte interna della pianta in modo da permetterne l'ingresso della luce ma soprattutto dell'aria (fondamentale affinchè patologie fungine come "occhio di pavone", "fumaggine", ecc. non prendano il sopravvento).
Le varietà come la Carboncella, il Frantoio, Rosciola si prestano bene ad essere allevate con questa forma di allevamento, mentre la varietà Leccino (anch'essa molto diffusa in Sabina), essendo molto vigorosa occorre intervenire più volte.
I terreni della Sabina purtroppo per la maggioranza non permettono la raccolta meccanizzata ma vengono sempre più utilizzati degli scuotitori come l'efficentissimo e leggerissimo (provato personalmente) Olivion Pellenc T220-300 a batteria con asta telescopica.
http://www.lineaverdecanicatti.it/prodo ... elle-olive" onclick="window.open(this.href);return false;.
Girando per lavoro per frantoi ho appurato che fino alla scorsa settimana i costi di molitura si aggiravano tra i 14 ed i 16 € al quintale di olive e le rese medie si attestavano sul 14 - 15 % (14-15 kg al quintale); rese medio basse ma ho assaggiato diversi oli (sono assaggiatore) e devo dire che organoletticamente siamo ad alti livelli; infatti la mosca quest'anno (almeno nella Sabina) tranne poche aree, ha fatto pochissimi danni, causa le alte temperature fino a tarda estate.

L'olio per me è una ragione di vita e vedere spesso che molti ristoranti non rispettano questa nostra cultura "violentando" i cibi con oli economici e di dubbia provenienza è assurdo! :bluwall:

P.S. Nella Sabina esiste un famoso albero millenario che sembra essere il più antico d'Europa :shocked:
Vi assicuro che vederlo dal vivo dà l'impressione di essere sotto una enorme quercia!

http://www.sabinadop.it/olivo-millenari ... sabino.asp" onclick="window.open(this.href);return false;
Dio mio dammi la pazienza perché se mi dai la forza faccio un macello!!!
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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#79 Messaggio da bartolomeo »

Carlo5 ha scritto:Guardate cos'ho trovato ci ero arrivato da solo 8 anni fa ma sembra che come metodo di potatura abbia visto giusto...

https://www.youtube.com/watch?v=9G8m3pKXs4k" onclick="window.open(this.href);return false;
Ma guardia la combinazione questi potatori di Arpino abitano vicino casa della mia méta' ed anche io posseggo un piccolo oliveto(della moglie)50 piante che mi stanno facendo ammattire da un paio di anni,
L' anno passsto c'e stata la mosca e zéro produzione in questo ho raccolto in tutto 85 kg di olive per una magra incredibile in una basta zona di Arpino.e dintorni.

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Re: ULIVETO, ora mi tocca

#80 Messaggio da Carlo5 »

PierPaolo grazie per la consulenza tecnica questo topic lo sposto nella sezione hobby cosi diventa visibile anche per i visitatori che fanno ricerche in internet perchè lo ritengo molto utile a tutti sarà sicuramente visitato anche da molti visitatori...
Per quanto riguarda l'abbacchiatore però non mi trovi d'accordo di quelli elettrici il migliore in assoluto è il vibrolì: http://www.agrotechnic.it/prodotti.php" onclick="window.open(this.href);return false;
A mio parere un progetto tecnico geniale:
Ha due sfere con 32 dita il vecchi modello 16 dita montate su due assi inclinati che fanno ruotare le sfere non appena le sfere trovano un impedimento e si fermano gli assi le fanno vibrare entra ed esce dalle fronde cosa nessun altro abbacchiatore può fare, con le sue prolunghe può arrivare ad oltre 450 più l'altezza dell'operatore nel mio ho montato una prolunga supplementare realizzata da me di cieca m1,20 a conti fatti posso arrivare ad oltre m.7 di altezza...
Dove passano le sfere le olive cadono non importa se sono verdi o mature comunque vengono distaccate dall'albero e fa pure poche foglie e pochissimi rami spezzati ho calcolato il 20% dei danno che si fanno con i bastoni...
Autonomia di lavoro con una batteria di 50 amper più di un giorno pieno...
Giuseppe
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