Protezioni individuali

Sezione dedicata alle armi da fuoco tradizionali ed alla ricarica. Chiediamo a tutti di leggere con **molta attenzione** il regolamento della sezione, grazie.

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india mike
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Protezioni individuali

#1 Messaggio da india mike »

Salve. Ho tanto cercato sull'intero forum e mi par strano d'aver trovato solo 3 punti ove si accenna a protezioni antiproiettili senza però approfondirne l'argomento specifico.
Argomento che, per molti versi, credo potrebbe interessare a molti, per proteggersi sia dai proiettili, vaganti o meno, quanto da schegge e pure da coltellate.
Io, per esempio, avrei piacere se qualche esperto ci dettagliasse, sotto profili tecnico-professionali (i costi vengano dopo le prestazioni), su quali tipologie di vestiario ci si potrebbe orientare - preferendo produzioni per usi civili, tralasciando o al massimo accennandovi solo, quelle d'uso militare o da teste di cuoio - non tanto per proteggerci dai terroristi super armati (magari, ma temo che in quel caso ci si dovrebbe mettere addosso scudi eccessivi per poi condurre una vita normale) bensì da quegli incoscienti che, capitandoci intorno, dovessero un giorno dimostrarsi incapaci maneggiare in sicurezza un arma appunto comune o sportiva o da caccia in loro possesso o comunque affidatagli.

Appunto, non pensiamo doverci proteggere da fucili ad elastici o a gas compressi o fionde di vario tipo ma nemmeno contro ak47 o m16.
Bensì pensiamo alle ns. normali vite di liberi e privati cittadini che in questo mondo in crisi ci fa rischiare sempre di più di capitare nel posto sbagliato nel momento sbagliato..
Non mi riferisco a casi estremi come quello appena vissuto in Francia, specie da chi entrato nel supermercato a fare spesa, bensì ai più e più casi di rapina perpetratasi ai danni di negozianti (oltre che sportelli bancari o ville o comunque case private) da parte di sbandati, chi armato di coltello e chi anche di armi da fuoco ma non kalashnikov o fucili mitragliatori.

Personalmente sto pensando che non mi dispiacerebbe nemmeno di ragionare su un vestiario plurimo, un sottocamicia da tutti i giorni in giro per la città o alla guida della mia macchina più un gilet o anche giaccone quando vado a caccia: non sia mai che un altro cacciatore mi veda come una potenziale lepre o, peggio, un bel cinghiale.

E' pane per questo forum o no? Non voglio offendere né rompere alcuno, s'intenda, il fatto è che la mia vita è inculcata da sempre sulla "prevenzione", in tutto, e scoprire la mancanza di un simile argomento più che ampiamente approfondito qui ove si parla di armi (non fa differenza che questo forum sia nato per l'aria e gas compressi e solo poi si sia aperto alle armi da fuoco), mi pare una lacuna da colmare con urgenza.
Se poi i moderatori arrivassero a decidere di richiamare o spostare questo argomento sotto l'Indice affinché vi intervengano (oltre che lo leggano) anche i colleghi che parlerebbero di sola ac, forse sarebbe meglio visto che vuole essere un suggerimento di discussione ma soprattutto di apertura al ragionamento di "prevenzione autodeterminata" verso tutti coloro che "mangiano o comunque si cibano anche di quest'arte, che è il tiro".

Cordialmente.
india mike
Che dire.. La vita è comunque una bella cosa.. che va vissuta e goduta al meglio..

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Re: Protezioni individuali

#2 Messaggio da orso89 »

Effettivamente credo che la tua domanda rispetto al motivo per il quale non si parla di giubbotti antiproiettile et similia su questo forum abbia trovato risposta direttamente in quello che hai scritto: questo e' un forum di armi ad aria compressa e, secondariamente di armi da fuoco. Non credo sia possibile spostare questo argomento nell'indice, poiché esso e' diviso in sezioni di ampio respiro, percio', cosi' com'e non ci sono sezioni che parlino di argomenti specifici, benche' ampiamente discussi sul forum, non e' possibile nemmeno inserire questo argomento specifico. Se qualcuno avra' le competenze e la voglia di aiutarti a sistematizzare le conoscenze rispetto a questo interessante tema, saranno poi gli utenti ha mantenere viva l'attenzione su questa discussione, che, se attiva, rimarra' in cima alla lista degli "argomenti attivi", percio' facilmente consultabile da chi apre il forum per vedere di cosa si sta discutendo.
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Re: Protezioni individuali

#3 Messaggio da driller »

Come ti ha detto l'amico Orso questo forum tratta a.c. e secondariamente armi a fuoco.
Ogni giorno noi Mod invitiamo tutti gli iscritti a prestare non solo attenzione nell'utilizzo delle armi a partire dalle depo a CO2 a finire con le armi a fuoco più potenti, ma anche nell'essere scrupolosi nella scelta dei luoghi dove ci andremo a divertire (soprattutto per le depo non soggette al tiro obbligatorio presso un poligono o presso il luogo di denuncia) dal punto di vista dei requisiti di sicurezza.
Tutto questo per evitare incidenti per proiettili vaganti o problemi legali.
Tra gli inviti al rispetto dei requisiti di sicurezza invitiamo anche all'utilizzo di protezioni degli occhi (occhiali di protezione adatti allo scopo) a causa di pericolosi rimbalzi dei piombini
viewtopic.php?f=19&t=25558" onclick="window.open(this.href);return false;

Ovviamente tutt'altra cosa è l'aspetto della nostra protezione personale durante la vita di tutti i giorni che come dicevi sta divenendo sempre più insicura per colpa di qualche pazzo esaltato.
Ho avuto modo di vedere ed indossare, durante un corso di difesa abitativa, un giubotto balistico antiproiettile in kevlar: leggerissimo, comodissimo e che non crea impaccio nel camminare o altro ed in grado di fermare (si spera!!) un 357 mag.
Certo dubito sia una cosa piacevole indossarlo d'estate con 35 - 40° e con un tasso di umidità dell'80%.
Ora non sono in grado di consigliarti una marca o un modello, comunque mi ha impressionato molto positivamente.
:cheers:
Dio mio dammi la pazienza perché se mi dai la forza faccio un macello!!!
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Re: Protezioni individuali

#4 Messaggio da giga65 »

Beh ..... se per proteggersi .... in via preventiva ..... per mettere il naso fuori dalla porta dell'abitazione ...... bisogna ricorrere ai "giubbotti antiproiettile" ..... alla faccia di quanto siamo messi male!

Eppoi .... es. la testa e il collo .....con cosa li proteggiamo .... lì anche una scheggia può fare una grande differenza tra essere vivi o moribondi.

Di questo passo .... ci si ritrova presto "bardati" come gli artificieri anti IED ..... non sono uno che guarda troppo all'estetica, ma anche girare così .... non è per tutti (e forse anche solo per pochissimi.).

Oltre a quanto già espresso dagli altri Mod. .... ci si troverebbe poi a dover valutare una serie molto estesa e complessa (come materiali e prestazioni) di prodotti che , per altro , di impiego civile ... c'è tutto sommato non tantissimo.

Ma , in ultima analisi, anche indossando una protezione passiva come quella descritta da Pier Paolo (driller) ... in caso di effettivo conflitto a fuoco ..... siamo sicuri che qualcosa non arrivi in testa; a quel punto cosa ce ne facciamo del nostro costoso giubbotto antiproiettile?

Comunque non si scarta nulla a priori: magari tra gli iscritti c'è qualcuno che o è del settore o almeno "mastica" di protezioni passive indossabili e risponderà ai tuoi quesiti; speriamo!

:friends:

P.S. Pier Paolo, ma (ovvio che non vi siate sparati addosso per provare!) teoricamente come si dovrebbe stare dopo un una o due bordate di .357 mag?
Perchè di solito ..... se fermare il proiettile è già gran cosa ..... poi non è che le costole stiano come dopo un massaggio thailandese :whink: , di solito , ammesso che non si rompano ..... sono comunque uno o due bei pugni dati da un peso massimo ben allenato.
Quale sarebbe la mobilità residua dopo essere stati colpiti?
Ti chiedo perchè è estremamente antipatico :rolleyes: pigliarsi una revolverata nel cranio intanto che ci si lecca le ferite al bersaglio grosso stesi per terra!
Comunque sembrerebbe che con la piastra B-max III il problema delle costole rotte sia ampiamente superato; certo che si fa fatica a non farlo vedere!
Come utilizzo per i corpi militari nessun problema, ma per situazioni "in borghese" .....non si direbbe altrettanto invisibile.

Come ti dissi in un'altra occasione ..... uno dei classici esercizi che faccio al tsn è quello di tre colpi in rapida successione; due al bersaglio grosso e quello di "chiusura" alla zona "testa"; sulla sagoma di carta è piuttosto divertente, nella realtà ..... per fortuna non ho mai dovuto sperimentare.
Ma se io , che sono un pessimo tiratore, faccio allenamenti del genere, ........ chi si esercita un minimo per scopi più seri ...... non sarà molto più efficiente?
Giulio

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Re: Protezioni individuali

#5 Messaggio da driller »

Giulio ovviamente concordo in tutto! :yes:
Il giubbotto da me visto ovviamente era solo a scopo dimostrativo. Tranquilli nessuno lo ha provato altrimenti un 357 mag, come hai già detto, le costole te le fa uscire dalle orecchie.
Ovvio inoltre che arrivare al punto di dover uscire di casa indossando uno "scafandro" significherebbe che noi poveri esseri umani saremmo ritornati all'era della pietra :bluwall: :bluwall:
giga65 ha scritto:..... uno dei classici esercizi che faccio al tsn è quello di tre colpi in rapida successione; due al bersaglio grosso e quello di "chiusura" alla zona "testa"; sulla sagoma di carta è piuttosto divertente, nella realtà ..... per fortuna non ho mai dovuto sperimentare.
Anche io al poligono destino le mie buone 100-150 munizioni a questo tipo di allenamento :whink:
Peccato che finiscono presto le 200 consentite.

OT mi sto muovendo per richedere l'estensione fino a 1500 con la licenza Prefettizia :happy: Fine OT
Dio mio dammi la pazienza perché se mi dai la forza faccio un macello!!!
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Re: Protezioni individuali

#6 Messaggio da india mike »

@orso89.. Capisco e comprendo. Anzi, per ciò che mi hai spiegato, condivido anche: speriamo che l'argomento si dimostri vivo e attivo o meglio aggiornato con le novità di chi ne sa di più, man mano che saltan fuori. Grazie.

@driller.. Ho già raggiunto la convinzione che Voi Moderatori siete oltremodo seri e professionali e vi prestate quanto mai per diffondere ciò che è corretto diffondere, sollecitando e ribadendo più volte ciò che a qualcuno va ripetuto magari anche con altre parole. Certo conta molto l'esperienza, di chi ce l'ha, per aiutare chi ancora deve farsela.
Già 35 anni fa mi ero dato da fare per trovare una protezione (certo non uno scafandro) contro i colpi d'arma da fuoco accidentali di una squadra di cacciatori che comprendeva più d'un elemento avvezzo a scendere a valle col fucile carico in spalla, non aperto e reso inoffensivo: scendere a valle dietro quelli lì, che non sentivano ragioni (vuoi perché anziani, vuoi perché a loro tutto era dovuto), era come andarsela a cercare, un'impallinatura alla prima loro scivolata. E quando t'imponevano, tu giovanotto, di andare a fare il battitore e scovatore di fagiani e lepri, capitava a volte l'occasionale ospite, di riguardo, a cui andava perdonato (?!) il colpo rasoterra o che comunque ti passava molto, troppo, vicino.
A qualcun altro, molto meno fortunato di me, capitò di dover ricorrere alle cure mediche perché preso, ancorché di striscio (per modo di dire, giacché qualche pallino ci rimase), alla caviglia.
Insieme con i costi sempre più proibitivi (per un cacciatore, io, che profittava degli inviti in riserva per trascorrere giornate diverse dal tran tran consuetudinario) fu uno dei motivi che mi fecero non rinnovare il permesso di caccia, appendendo, anzi nascondendole addirittura, sia la doppietta del nonno che l'automatico del papà.
Allora i giubbotti o non erano in kevlar o comunque - per un'adeguata protezione per lo meno corporea - erano impensabili rispetto a ciò che si presenta oggi sul mercato mondiale.

@giga65.. Hai perfettamente ragione sul fatto che il rischio di rimanerci per una scheggia che s'infilza in una estremità, per esempio in testa, è elevato (sempre se capitiamo nel momento sbagliato nel posto sbagliato).
Resta però il fatto che il rischio di prendersi oggi giorno un qualcosa di più o meno vagante (come dice bene driller, per colpa di un pazzoide; ma io temo molto anche l'affamato che, fuori di testa, non sa più come sopravvivere ed arraffa anche minacciando e poi anche agitando un coltello o peggio una pistola) c'è eccome e, se riesco a contenere i traumi ove statisticamente mirano tali malintenzionati, ebbene ne sarei già più che soddisfatto.
Resta però il problema del "dopo" così come.. lo speravo.. lo evidenzi anche tu (P.S. al Pier Paolo... a proposito, io mi chiamo Michele):
Per prima cosa va capito quale tipo di vestiario potrebbe aiutarci a non venire infilzati... ma da cosa e tiratoci da quali distanze ovvero con quali inclinazioni e potenze.
Trovato o meglio identificato cosa parrebbe, in prima analisi, soddisfare la prima aspettativa, di non venire sforacchiati (ciascuno avrà la sua, in base al tipo di vita che conduce o che ha condotto o che pensa che condurrà in futuro, beninteso), occorre capire se quel dato vestiario, da solo, è in grado di non farci comunque abbattere rendendoci oltre che dolenti anche incapaci di reagire, magari per portarci più al sicuro.

Canottiere, giacche, parapalle (proprio le nostre) ma anche para un po' di tutto, ce n'è per tutti i gusti (quasi).
Più sopportano, più pesano o comunque più sono spesse e, conseguentemente, più sono ingombranti e sempre meno comode.

Da qualche decennio si parla di kevlar, altrimenti di kevlar e ancora di kevlar.

Ma già 1-2 decenni fa si accennò (se non sbaglio) ad una tela di un ragno particolare (non ricordo quale) dimostratasi molto più protettiva e indossabile del kevlar! Ovvio, non la tela bensì il tessuto costruito con quel vischio prodotto da quel ragno. Che fine ha fatto? La usano solo gli astronauti e i reparti speciali?
E poi, pochi anni or sono, di che materiale hanno fatto quel filo, unico e resistentissimo oltre ogni logica, col quale hanno progettato di fissare al guinzaglio astronavi e carichi megagalattici o qualcosa del genere nel profondo spazio? Ricordo che allora, quando fu presentato su National Geografic o su una rivista del genere, ci fu chi sosteneva che si sarebbe potuto stendere quel filo tra la terra e la luna, a percorrere l'intero tragitto per poi utilizzarlo come un filo d'arianna su cui far scorrere, a questo solidali e nel contempo liberi, tutte le merci in partenza o ritorno dall'altro capo.

Se solo si guarda sui mercati esteri intanto si scopre che - a chiederlo - certi sottocamicia o giacket te li danno in un materiale ben diverso dal kevlar, molto più leggero e credo pure meno ingombrante ma altrettanto confacente...

Però si ha sempre a che vedere con "venditori", a volte anche "produttori" (addirittura, spesso, che si rifiutano di parlarti nella tua lingua, col rischio di incomprensioni), che ovviamente devono essere affidabili - l'argomento lo esige - ma sarebbe molto meglio se ad esprimersi, aiutando fare i confronti, fossero coloro che hanno avuto modo di analizzare e provare (o almeno assistere; in questo forum ce ne deve essere almeno uno), strumenti misura alla mano, cosa dice cosa e cosa davvero fa cosa.

Non so voi ma io, nella mia breve vita (ne ho 60 ma miro a raddoppiarli), girovagando mezzo mondo, di incontri ravvicinati con malintenzionati o comunque fuori di testa ne ho vissuti ben più d'uno (vuoi x un ladro che incastrai sul treno dopo aver subodorato che lo fosse, scoprendo così fossero tanti i derubati da quel tipo in quel viaggio; vuoi x facinorosi cui non andava a genio il mio credo politico e giustizialista; vuoi per i soliti creduloni poterti impunemente condizionare sul lavoro, sia dipendente che, poi, a maggior ragione, autonomo; vuoi per quegli altri che per un verso o per l'altro di tanto in tanto pensano ti sia rammollito mandandoti a trovarti sempre nuove facce ma con pari pretese).
Sino ad oggi, a parte quel periodo di caccia di 35 anni fa, fortunatamente nessuno si è mostrato con un'arma sputafuoco; ma tra la vecchiaia che incomberà prima o poi e la fortuna che non è detto continui ad amarmi vita natural durante, non è detto non debba - spero non presto - non far fronte anche ad una tale evenienza, di dovermi cioè difendere incrementando le difese passive (oltre, eventualmente, quelle attive).
Cosa che, a mio parere, sarebbe opportuno la gente per bene ci pensasse mio pari: anche per salvaguardia appunto nostra, comune, della gente pulita ed ok: non vogliasi che venga, mai, sopraffatta da quegli altri!

i.m. - Michele
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Re: Protezioni individuali

#7 Messaggio da driller »

Michele, effettivamente il tuo discorso purtroppo non fa una piega!
Questo perchè (e ora scatta la frase fatta) "non esistono più i ladri di un tempo".
Oggi questi maledetti vogliono andare sul sicuro aggredendo e rapinando soprattutto anziani indifesi ed incapaci di reagire.
Questo però non deve per forza portarci a vedere sempre e comunque tutto nero; semplicemente si spera che, svolgendo una vita il più tranquilla possibile, il più rispettosa dei diritti altrui, ma soprattutto ricca di sani insegnamenti ai propri figli, non ci si trovi mai invischiati in situazioni drammatiche.
Lo so, una canzone dei Litfiba diceva "...... chi visse sperando, morì non si può dire.....", ma almeno fammi sperare che il mondo che lascerò ai miei due figli (oggi uno di 4 anni e l'altro di 5 e mezzo) non gli riservi una vita solo tra pazzi, ladri e approfittatori. :whink:
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Re: Protezioni individuali

#8 Messaggio da zanesi fabio »

ma guarda un po a che punto siamo arrivati :bluwall: :bluwall:
punto di non ritorno,spero di no.

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Re: Protezioni individuali

#9 Messaggio da Celticqwe »

Ciao! a tutti.
Non vorrei dire una Stupidaggine
Ma Mi pare di ricordare che in Italia l'uso di giubotti antiproiettile
e' Vietata ai civili. ( Questo almeno fino al 94-95 )
Poi con l'europa unita e l'apertura delle frontiere Non so'.
A quell' epoca non erano vietati in germania Ma qua' Mi pare di ricordare di si'
Ci vorrebbe il parere di un Avvocato
Perche' sono passati molti anni e i ricordi tendono a sbiadire.
Grazie per l'attenzione :friends:

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Re: Protezioni individuali

#10 Messaggio da giga65 »

Può essere!
A me risulta così :
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=& ... 24&cad=rja" onclick="window.open(this.href);return false;
Però era un decreto legge ..... e non ho seguito la sua "conversione" in legge; mi sembra di capire che il divieto fosse solo " a persone sottoposte alla misura della sorveglianza speciale" .
Conseguentemente, chi non è in "odor" di terrorista o attività simili ..... potrebbe detenere senza problemi.
D'altronde si tratta solo di una protezione passiva, quindi non vedo perchè un comune cittadino non possa adottare tale contromisura per la sua tutela; sicuramente più valida di una assicurazione sulla vita.

:friends:
Giulio

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Re: Protezioni individuali

#11 Messaggio da india mike »

india mike ha scritto:..
Argomento che, per molti versi, credo potrebbe interessare a molti, per proteggersi sia dai proiettili, vaganti o meno, quanto da schegge e pure da coltellate.
.. avrei piacere se qualche esperto ci dettagliasse, sotto profili tecnico-professionali (i costi vengano dopo le prestazioni), su quali tipologie di vestiario ci si potrebbe orientare - preferendo produzioni per usi civili, tralasciando o al massimo accennandovi solo, quelle d'uso militare o da teste di cuoio - non tanto per proteggerci dai terroristi super armati (magari, ma temo che in quel caso ci si dovrebbe mettere addosso scudi eccessivi per poi condurre una vita normale) bensì da quegli incoscienti che, capitandoci intorno, dovessero un giorno dimostrarsi incapaci maneggiare in sicurezza un arma appunto comune o sportiva o da caccia in loro possesso o comunque affidatagli.

Appunto, non pensiamo doverci proteggere da fucili ad elastici o a gas compressi o fionde di vario tipo ma nemmeno contro ak47 o m16.
Bensì pensiamo alle ns. normali vite di liberi e privati cittadini che in questo mondo in crisi ci fa rischiare sempre di più di capitare nel posto sbagliato nel momento sbagliato..
Non mi riferisco a casi estremi come quello appena vissuto in Francia, specie da chi entrato nel supermercato a fare spesa, bensì ai più e più casi di rapina perpetratasi ai danni di negozianti (oltre che sportelli bancari o ville o comunque case private) da parte di sbandati, chi armato di coltello e chi anche di armi da fuoco ma non kalashnikov o fucili mitragliatori.

Personalmente sto pensando che non mi dispiacerebbe nemmeno di ragionare su un vestiario plurimo, un sottocamicia da tutti i giorni in giro per la città o alla guida della mia macchina più un gilet o anche giaccone quando vado a caccia: non sia mai che un altro cacciatore mi veda come una potenziale lepre o, peggio, un bel cinghiale.

..
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Forse, avessi titolato "Protezioni individuali passive private, di civili (!), e non di militari in servizio attivo", o qualcosa del genere, sarei stato più esplicito.
Però, poi, credevo riuscire essere correttamente interpretato nel testo.
Difatti l'argomento, così come da me aperto, mirava - e mira tuttora - a ottenere suggerimenti ed eventualmente proposte, avvalorate da tecnici o quanto meno esperti davvero in materia, sotto il profilo tecnico-pratico.
Ciò in quanto che, gironzolando sì via internet ma anche presso chi tratta (perché produce o importa o comunque commercializza talune di queste) protezioni individuali di questo genere, ci si scontra con l'imbarazzo della scelta: chi cerca, trova!
Il guaio dove sta: non nella legislazione (la legge ci impedisce di poter comperare, anche teoricamente trovassimo chi disposto a procurarcele, ciò che è dotazione delle Forze Armate; e ribadisco ciò che "è" dotazione, perché se facesse parte di "non più dotazione", le cose cambierebbero anche per quelle protezioni: non dico che sarebbero equiparate a quelle per i privati cittadini ma credo che un collezionista potrebbe metterci su le mani).
Il guaio sta nell'aver la certezza di fare l'acquisto adeguato: i costi sono proibitivi per andare per tentativi. Certo potremmo dire che, fronte la salvaguardia della propria vita, non si bada ai costi. Il fatto è che va tenuto conto di troppe cose per decidere, da soli, su quali protezioni orientarsi: non voglio far pubblicità ad alcun marchio (ce n'è di italiani, olandesi, americani, e altri) ma, di certo, all'uomo/donna comune potrebbe far piacere di indossare un (più leggero e performante del kevlar) sottocamicia che possa salvaguardarlo anche se in minima parte da qualcosa che potrebbe accadergli intorno (e con ciò intendo anche non nelle immediate vicinanze: pensiamo per esempio alla pallottola o scheggia che arriva da decine o centinaia di metri di distanza, o di rimbalzo); si tratterebbe comunque di un qualcosa da indossare senza particolari problemi (anche uscendo di casa per andare a frequentare ambienti oggi non più così sereni e sicuri) che, nell'evenienza, ci darebbero qualche percentuale di sopravvivenza in più rispetto al nulla.
Ed a tale sottocamicia, più o meno performante, l'offerta commerciale prevede la possibilità di aggiunte, per esempio con giacconi appositi, che di fatto - vestendoci come le cipolle, a più strati - ci aiuterebbero a incrementare ulteriormente detta percentuale laddove decidessimo per esempio di andare a frequentare, per qualche minuto o ora o giorni, ambienti a alto rischio (come in una battuta di caccia e, pure, e non ditemi che non è vero, in un poligono di tiro ove sono soliti esercitarsi anche uomini in divisa ma non per questo sempre avvezzi al maneggio delle armi a loro affidate!).
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Re: Protezioni individuali

#12 Messaggio da Celticqwe »

ScusaMi Credo di non Capire. :rolleyes:
Se negli anni 70-80 era proibito l'uso del casco in Moto
perche' nascondeva il volto ( e non era certo un acessorio in dotazione ai militari )
n.b.Allora si aveva la fissa che tutti fossero terroristi , tanto da preferire la morte
su strada di centinaia di persone in incidenti stradali per evitare l'ipotetica morte di poche decine tramite atti terroristici.
Per quale motivo dovrebbero fare distinzione tra giubetto antiproiettile militare o per uso civile.
il giubotto antiproiettile era o' e' ritenuto ancora ( questo non l'ho ancora chiarito ) arma difensiva.
da quello che mi risulta credo che sia concesso solo agli adetti ai lavori : Carabinieri , polizia, Guardie giurate , e istituti di sorveglianza
ma non ai cittadini.
( Sono il primo a dire che e' un non senso tanto che chi delinque pare sia provvisto di tutto e di pu' vedi cronaca nera )
pero' come dicevo potrebbero essere cambiate le leggi. Almeno spero.
Nel 90 so' per certo che un elmetto era ritenuto arma difensiva e per tanto se te lo "fregavano"=rubavano
finivi sotto processo militare.
E non e' che con un elmetto hai grandi possibilita' di nuocere al prossimo :laugh: :laugh:
Cerchero! di informarMi e/o aggiornarMi
Grazie per i link :grazie: :grazie:
:friends:

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Re: Protezioni individuali

#13 Messaggio da india mike »

Premesso che, personalmente, avrei preferito poter continuare a gironzolare in moto senza casco, così poi come le ragazze che venivano meco. Tant'è che poi son state rare quelle cui stava bene di racchiudersi la capigliatura: di fatto mi misi a viaggiare in solitudine.
Comunque ti ricordi male: era solo nel napoletano che il casco, così si diceva, era segno di probabile delinquenza in atto. Il casco non era affatto vietato, altrove. Ed io, quando prevedevo correre in autostrada o comunque ove reputavo opportuno, me lo mettevo eccome.
Prudente come sempre, vista lunga (intendo soprattutto nel capire se si stava avvicinando, davanti o anche da dietro, qualche deficienza), quanto mai, poi, agli incroci e deviazioni... ho sempre pensato che la libertà di gironzolare senza giubbotti né caschi né stivaletti né ginocchiere né guanti né altro di particolarmente protettivo dovesse essere una liceità da lasciare al libero arbitrio, ovviamente assumendosene tutte le responsabilità!!
Ovvero, prima non c'era l'obbligo del casco ma nemmeno il divieto. Poi, quando fu reso obbligatorio, ciò non fu dovuto a motivi assicurativi e di protezione sanitaria, anche se fu così sbandierato, bensì a soddisfare - come troppo spesso succede - le lobby che avrebbero visto i loro affari centuplicarsi... Un tempo, a quel tempo, ero fidanzato con la figlia d'uno di tali produttori in campo motociclistico (e se ne parlava apertamente, in famiglia, di tale tentativo poi così magnificamente riuscito)..
Scusate l'off topic.

Tornando a noi, io posso benissimo darti delle "dritte", caro Celticqwe (o Belfagor?), e vi provvederò; però basta sfruttare lo stesso internet per trovare ogni informazione così come ogni "non informazione".
Senza farsi condizionare le rotelle del ragionamento da chi, come spesso accade soprattutto con coloro che vestono una divisa da sempre ed a ciò sono strettamente instradati, quasi avessero il paraocchi paraorecchie pararagionamenti. Ciò detto, intendiamoci, non per voler essere offensivo - Dio me ne guardi visto che amo anch'io chi veste una divisa e la porta con dignità - ma semplicemente perché va ammesso il dato di fatto: conosco generali ammiragli e comandanti capaci di ridere di se stessi ogni volta che ripensano a belinate da loro stessi o loro sottoposti commesse, fissati che così andava fatto.
Perché è vero che vi è un certo, fantomatico, quanto mai richiamato Art.28 del TULPS che, a costoro e - per la verità - non solo a costoro, inquadra il pensiero su un "senso unico senza ritorno"... Però, quando si affronta un articolo in qualsiasi legge, decreto, ordinanza che sia, occorre saper leggere anche l'intera legge, decreto, ordinanza, eccetera, non trascurando le premesse che la stessa legge, decreto, ordinanza, eccetera, riporta nero su bianco, essendo parte integrante di quella legge, decreto, ordinanza, eccetera. E non è finita lì se, poi, come spesso accade, la stessa legge, decreto, ordinanza, eccetera, richiama commi o articoli o leggi o decreti (dimenticavo, ci sono anche i regolamenti), eccetera, precedenti.
E' il caso, guarda caso, anche di questo TULPS (Regio Decreto 18 giugno 1931, n.773 e successive modificazioni).
Le conseguenze delle quali, premesse, post scriptum, richiami, rimandi, eccetera, ad un attento esame, dimostrano (qui chi interpreta altro, o lo fa per interesse o per incapacità di raffrontarsi col resto del mondo che, evidentemente a sua insaputa, lo circonda) che quel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza riguarda solo le attrezzature specificatamente prodotte su commessa perché proposte analizzate approvate e destinate esclusivamente alle Forze Armate.
Per spiegarmi meglio, di tipologie di giubbotti antiproiettile ve n'è una quantità pressoché infinita; tra tutti ve ne sono alcuni, una minoranza in confronto alla massa, che sono riservati ai vari reparti delle Forze Armate. Ecco, quest'ultimi non li troveremo in commercio e, li trovassimo, il TULPS (e regolamenti e varianti conseguenti) per primo sanzionerebbe chi ce li mettesse a disposizione... e poi lo metterebbe in quel posto anche a noi, ovviamente sequestrandoli all'istante. Il venditore, come minimo, finirebbe in galera oltre trovarsi un'ammenda non indifferente. E non è detto che non ci finiremmo anche noi in pari guai.
Lo stesso vale per qualsivoglia altra attrezzatura d'ordinanza. "D'ordinanza", parola magica, significa "attualmente d'uso in forza a coloro che per mestiere sono ricompresi tra le Forze Armate"!
Ecco che, già qui, a chi abituato masticare leggi e leggine, sorge un dubbio e nel contempo una certezza.

Primo: L'ARMA, ovvero i Carabinieri, fanno parte della Forza Armata? Sì, eccome!
Così non risulta, invece, per ogni altra forza di polizia, dalla Pubblica Sicurezza alle varie Polizie Municipali, che sono pubbliche anche se man mano sempre più locali (ci sono, per esempio, anche la Polizia Provinciale, la Guardia di Finanza, la Forestale, a Milano ci sono i "Ghisa")..
Personalmente potrei intendere che al pari della Benemerita o comunque sotto l'egida del TULPS andrebbero ricomprese anche la PPSS, la GGFF, i VVFF, la GGFF, la Polizia Penitenziaria e altre istituzioni parimenti identificabili, mantenendo escluse tutte le Polizie locali, Regionali, Provinciali, Comunali, et simili (che per divise, attrezzature quali le stesse pistole in dotazione, ed altro, sono paragonate agli stessi privati cittadini, beninteso sotto l'egida e le norme richiamate nel TULPS).
Però il mio "intendimento" è dettato da un senso di cosa parrebbe giusto al sottoscritto ovvero secondo la mia coscienza: non è affatto così intendibile nel Decreto del Regno d'Italia (non vi sto prendendo in giro! riporto esattamente voci richiamate negli atti legislativi) nato come TULPS!!
Anch'io ho soprasseduto a leggermi proprio ogni richiamo e rimando, quando non confacente all'argomento che ci preme. Con questo, potrebbe anche darsi che una variazione di legge - nel tempo intervenuta - ora ricomprenda, anche se non facente parte delle Forze Armate, ma equipari a loro, anche altre istituzioni d'ordine pubblico nazionale. Andrebbe verificato.

Secondo: è certo che il TULPS non riguarda la sfera privata, anche sportiva, del privato cittadino che, libero, incensurato, volesse comperarsi, per esempio:
- un tipo di giubbotto antiproiettile tra quelli appunto a questi concesso;
- un tipo di caschi tra quelli a questi concesso;
- un tipo di maschera antigas tra quelli a questi concesso;
- un tipo di rifugio antiatomico tra quelli a questi concesso;
e così via!

Non fossi stato abbastanza chiaro, qualunque cittadino non in forza attiva alle Forze Armate, sorpreso detenere, trasportare, indossare, per esempio un calzino, un infradito, un distintivo, d'ordinanza, e ribadisco D'Ordinanza,... ecco che, secondo il TULPS, sarebbe perseguibile.

Dimenticavo la "Non Informazione" accennata a inizio chiacchierata:
Tra le leggi italiane manca totalmente (e non cerchiamo di sollecitarne l'emanazione) una qualche legge orientata al divieto di difendersi sfruttando attrezzature non atte all'offesa bensì alla sola difesa passiva. E, qualora qualche politico o comunque testa di legno riuscisse a proporla e pure farla approvare, ebbene con tali propositi sarebbe passibile di incostituzionalità, mettendo nel frattempo a repentaglio quei privati cittadini così privati di un attrezzo, appunto non contundente, atto contenere atti offensivi nei loro confronti.

Appena ci rimetto le mani, posto qualche link.

Attendo ancora le opinioni dei tecnici, specie sulle novità (Kevlar, GoldFlex, DragLine, altro) e cosa metterebbero pensando che, sì, siamo per lo più comuni cittadini, ma - tra noi, e forse sarebbe opportuno ci ricomprendessi pure il sottoscritto - non solo occasionalmente potremmo trovarci dover far fronte a qualche delinquente più smaliziato di altri (sto parlando comunque solo di delinquenza comune e non a livelli terroristici)!
Grazie :grazie: :grazie: :grazie:
Che dire.. La vita è comunque una bella cosa.. che va vissuta e goduta al meglio..

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Re: Protezioni individuali

#14 Messaggio da Celticqwe »

Wow!
non credevo di innescare tutta codesta polemica.
Intendevo solo dire un mio parere (e non fare politica ) ma come ho indicato nel primo commento
potrei avere detto una stuppidaggine.
Comunque non vedo motivo perche' tu possa ironizzare sul belfagor
o credere che mi faccia condizzionare da altri.
L'immagine come il nikname non indicano gnente sono casuali.
non ho gradito molto l'ironia, ne' l'arroganza con cui mi giudichi
e visto che hai posto una domanda Mi sembrava cortese risponderTi.
per quanto riguarda la legge sul casco devo darTi ragione era facoltativo.
Non capisco perche' hai postato la domanda se hai gia' la risposta!
Cordiali saluti ma Non Ti rispondero' piu'
Non sono al Tuo livello

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Re: Protezioni individuali

#15 Messaggio da giga65 »

Calma Ragazzi!
Siamo solo qui per discutere pacatamente.
Sul casco, visto che nemmeno io sono più un ragazzino :whink: ...... non è che a Napoli e dintorni non valesse la legge sul casco; valeva eccome!
Solo che , in caso di fermo e controllo, di solito le FFOO consigliavano di "appenderlo" per i noti motivi; l'obbligo di indossarlo sussisteva eccome, ma per il "particolare uso che se ne faceva nello specifico contesto" era meglio lasciarlo appeso per non essere scambiati per un commando punitivo "locale".
La cosa può apparire assurda, ma, Napoli città ha "regole non scritte un po' sue" che è meglio assecondare , almeno per la propria tranquillità; anche il codice della strada è abbastanza a "libera interpretazione", ma se si vuole evitare un incidente ...... e meglio capirlo velocemente.
E' proprio a Napoli che ho imparato una regola base ed essenziale sulla circolazione dei veicoli: fai quello che vuoi basta che non fai dei danni (a cose e/o persone); apparentemente assurda, ma , una volta messa in pratica ..... mi ha permesso di arrivare sino ad oggi senza alcun incidente serio.
Resta il fatto che ..... se impiegare materiale "militare" in dotazione ......comporta parecchi problemi, procurarsi una protezione "equivalente" ma non in dotazione a qualche specifico corpo ..... non lede i diritti di nessuno e potrebbe proteggere in caso di eventi .....non impossibili ..... visti i tempi.

:friends:
Giulio

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Re: Protezioni individuali

#16 Messaggio da india mike »

Celticqwe ha scritto:Wow!
non credevo di innescare tutta codesta polemica.
Intendevo solo dire un mio parere (e non fare politica ) ma come ho indicato nel primo commento
potrei avere detto una stuppidaggine.
Comunque non vedo motivo perche' tu possa ironizzare sul belfagor
o credere che mi faccia condizzionare da altri.
L'immagine come il nikname non indicano gnente sono casuali.
non ho gradito molto l'ironia, ne' l'arroganza con cui mi giudichi
e visto che hai posto una domanda Mi sembrava cortese risponderTi.
per quanto riguarda la legge sul casco devo darTi ragione era facoltativo.
Non capisco perche' hai postato la domanda se hai gia' la risposta!
Cordiali saluti ma Non Ti rispondero' piu'
Non sono al Tuo livello
Chiedo venia. Il fatto è che io, proprio, non intendevo né offendere né ironizzare. Tutto al più fare una battuta e sdrammatizzare. Tra l'altro la figura assunta nell'immagine tua, caro Celtiqwe, m'intriga, ovvero mi piace parecchio (come, di fatto, molte altre che vedo anche in questo forum adottate da molti). Sei tu che ne fai una polemica mal interpretandomi, spero involontariamente. Ma finiamola lì, per carità... Lungi da me metterla su questo piano.
Riguardo i miei interventi, salvo eccezioni, sono sempre rivolti a tutti, in senso lato, magari prendendo spunto da singoli o plurimi interventi o anche "non interventi" altrui; ovvero di chi possiamo leggere il pensiero più o meno ben espresso e di chi, lo dobbiamo tenere in conto, legge i nostri scritti ma non sa che posizione prendere (a tanti non glie ne fregherà ma non saranno mai pochi coloro che vorrebbero ma restano indecisi sul come intervenire quando la cosa si fa interessante).
In particolare, il mio riferimento ai "condizionamenti" non è certo rivolto a qualcuno in particolare, né che si chiami Celtiqwe né altro. Ma al fatto che, se formuliamo il titolo di questo argomento su google.it, saltano fuori i più disparati link ai più disparati circoli, forum, ritrovi di più o meno esperti o che si credono tali. Ed è da molti di tali link che ho tratto la conclusione che chi, per esempio tira in ballo l'art.28 del tulps, vi è molta gente col paraocchi. Cosa che può capitare ovunque ma che su questo forum e su questo argomento non ho riscontrato, e forse proprio perché l'ho aperto solo io e non uno degli intervenuti ha mostrato simili condizionamenti ma semmai solo supposizioni.
Ancora, il fatto che io, su tale argomento, la sappia lunga, non significa che abbia tutte le risposte! Innanzitutto, anch'io posso sbagliare e, se qualcuno me lo dimostra, ben venga: non è vergognoso sbagliare, sarebbe stupido procedere nell'errore. E comunque io - per quanto possa avere la mentalità più aperta scientifica e/o intellettuale possibile - non sono un tuttologo ma anzi temo e nel contempo rispetto i miei limiti, spalancando orecchie e pure tutti gli altri sensi, anche quelli più nascosti e sconosciuti, nella speranza trovare chi possa aiutarmi a comprendere meglio, magari scientificamente, ciò di cui non sono a conoscenza o mi provoca dubbi.
Chiudo ribadendo che non avevo affatto l'intenzione di offendere né te, caro Celtiqwe, né nessun altro.
E spero nessuno si trattenga dall'intervenire qui, né te Celtiqwe né altri, sia per domandare che per rispondere così come per commentare.
Molto cordialmente.

i.m. - Michele
:flower:
Che dire.. La vita è comunque una bella cosa.. che va vissuta e goduta al meglio..

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