Al solito arriva, puntuale, la tua filippica sul "sempre meglio non difendersi"...
avrei tutto da ridire su una visione del mondo che è talmente nichilista da risultare copernicamente opposta alla mia.
Riguardo al cane, dato che possiedo maremmani e/o molossoidi da una quarantina d'anni, se permetti , so anche come "gestirli".
Terreno cintato in una zona che già dipersè dista una ventina di chilometri dal primo grosso centro abitato e poco meno dal paesino più vicino.
Cartelli cubitali che avvisano chiaramente sulla presenza di cani da guardia liberi.
Unica strada d'accesso (privata) con uno sterrato talmente poco invitante da risultare pressochè impraticabile per un' auto che non sia a trazione integrale e che, finendo a casa nostra, non puoi imboccare per caso o andando semplicemente a zonzo.
Assicurazione stipulata con massimale che , oltre alle possibili spese legali, copre i danni causati da nostro cagnone fino al valore di un rampollo della famiglia Agnelli (questo proprio nella improbabile ipotesi che dovesse tentare di rapinarci, tanto costava appena qualche decina di euro in più alzare notevolmente la soglia dell'eventuale risarcimento...
)
In quanto al "socializzare" con persone e con altri cani vivendo in mezzo alla gente per evitare che sia "stressato",
si vede che non conosci proprio il maremmano e le sue esigenze.
Max ha quattro ettari di terreno (metà a bosco, metà ad uliveto) a sua completa disposizione, dato che la casa (minuscola ma con un enorme terreno introno) è stata scelta proprio in funzione delle sue esigenze, e se vogliamo persino a discapito della nostra comodità,
ma a noi va benissimo così e di questo lui , del resto, ci ripaga abbondantemente.
Dopo una infanzia passata da prigioniero col precedente proprietario (uno molto progressista a parole, ma un autentico criminale nei confronti del proprio amico a quattro zampe) da quando l'abbiamo adottato anni fa, vive libero facendo ciò che vuole,
entra ed esce a suo piacimento da casa e a detta di tutti quelli che lo conoscono, non esiste probabilmente cane più felice al mondo.
Nei confronti dei miei familiari e dei pochi ma veri amici che di tanto in tanto vengono a trovarci , poi, è un gran coccolone.
Dai bambini si lascia persino cavalcare, è misurato e premuroso quando, ad esempio, si accorge che una persona anziana o minuta, non è in grado di reggere il suo peso, per cui si limita a qualche zampata e a strusciare il muso sulla gamba in cerca di una carezza, dopodichè torna alle sue normali occupazioni.
Proteggere la casa e i suoi amici umani, infatti per lui non sono una imposizione o una stress, ma una atavica missione e fonte di quotidiana gratificazione. Se uno entra di notte o comunque quando non dovrebbe, non devo essere io a preoccuparmi, quindi.
Stressati, casomai, poi sono quei poveri pastori maremmani o altri cani di analoghe caratteristiche genetiche, costretti a vivere con padroni inadatti , e a subire un condizionamento che - forzandoli a socializzare anche quando non ne hanno voglia e portandoli in contesti inappropriati- ne snatura egoisticamente la personalità
Non è forzandoli a vivere in situazioni e spazi angusti e, magari persino a cibarsi in modo inadeguato per assecondare le pippe animaliste di qualche salutista o vegano. (é accaduto persino questo...) che si fa il bene di un cane nato per vivere libero e gestirsi come meglio ritiene.
In mezzo alla gente, ci ha già dimostrato in diverse occasioni di sapersi contenere , ma soffre la confusione, le auto, i rumori di una città al pari di noi.
Perchè portarcelo quindi, quando non ne esiste alcuna necessità ?
E dove lo dovremmo portare, di grazia ?
Forse a teatro, ad una mostra di quadri , oppure al ristorante perchè lo devasti inseguendo un volpino isterico che gli ha ringhiato , anche se solo per giocare, senza volergli fare realmente del male ?
In quanto al resto...ma che te lo dico a fare?
Buone cose.