Dai e dai, alla fine uno si stufa...
Inviato: sabato 16 giugno 2018, 14:17
Ciao ragazzi,
ultimamente mi faccio sentire poco, anzi potrei dire nulla sul forum (leggo quando posso ma postare col telefonino certe volte diventa snervante, specie per chi ha dita grosse... )
il motivo però non risiede in chissà quali problemi di salute o familiari , come qualche amico ha temuto al punto da chiamarmi assai preoccupato.
Semplicemente ho avuto l'opportunità di accelerare il nostro trasferimento e , tramite versamento di contributi volontari, se mi riesce anche l'agognato momento di andare in pensione con due o tre anni di anticipo.
L' ho fatto accettando un incarico che-contrariamente a quello che pure mi ero ripromesso in tempi neppure troppo lontani- comporta un impegno ancora maggiore rispetto al passato (leggi , ad esempio, ben otto mesi di full-immersion quasi H24 anzichè i soliti cinque o sei, e sopratutto con orari sovente "vampireschi" e continue trasferte) ma com'è è logico anche una contropartita economica e delle prospettive nel breve termine (del lungo, giuro, mi importa un fico...) decisamente interessanti.
Debbo solo reggere per i sopracitati otto mesi all'anno, per altri tre-quattro anni poi si parte e in Italia con la mia famiglia ci si tornerà al massimo da turisti, ogni tanto.
Ovviamente, nessuno ti da niente per niente ma per ora tutto quello che mi era stato promesso l'ho ricevuto e con una precisione che potrei definire svizzera (del resto, i miei datori di lavoro sono ancora più a nord...).
Certo, non sono tutte rose & fiori, anzi.
Il più tosto dei miei predecessori mi risulta sia durato "solo" poco meno di tre anni poi, spossato, ha preferito un lavoro di tutta tranquillità anche a costo di guadagnare parecchio meno, ma c'è stato anche chi ha resistito addirittura meno del periodo di prova.
Io non solo per ora sembro reggere senza "effetti collaterali" , ma da qualche settimana riesco persino a ricavarmi qualche fugace scampolo di relax ...e la lettura delle vostre vicende è proprio uno di questi.
Riuscire a reggere è già una bella sfida.
Tanto per rendere l'idea, all'inizio in appena un mese e mezzo ho perso circa 10 kg., poi la cosa si è stabilizzata e una grande cura nell'alimentazione e negli integratori mi sta mantenendo in forze.
Sto seguendo da lontano le vicende italiane e anche se spero di sbagliarmi, mi sa che ho fatto la cosa giusta..
al momento sono a casa per "ben" due giorni di riposo (mio padre è incorso in un infortunio che, a 80 anni passati, poteva diventare davvero pericoloso) e quello che vedo mi conferma la bontà della mia scelta.
Vi saluto con affetto e a risentirci appena possibile....ah, dimenticavo, una visita a un poligono extra-europeo non ha fatto altro che dimostrare che il mondo ci sta davvero lasciando indietro e non solo in quel settore dove pure le nostre aziende ancora mantengono una leadership...ma come produttori, come consumatori (e non per colpa degli utenti...) il regresso è stato crescente negli ultimi anni.
In particolare una decina di giorni fa durante una dimostrazione organizzata da un distributore ho provato un paio di "giocattoli" automatici che in Italia un comune mortale forse manco può sognarseli senza sentirsi in colpa e il bello è che i prodotti migliori erano fatti in Italia o da aziende legate a un noto gruppo nazionale .
ultimamente mi faccio sentire poco, anzi potrei dire nulla sul forum (leggo quando posso ma postare col telefonino certe volte diventa snervante, specie per chi ha dita grosse... )
il motivo però non risiede in chissà quali problemi di salute o familiari , come qualche amico ha temuto al punto da chiamarmi assai preoccupato.
Semplicemente ho avuto l'opportunità di accelerare il nostro trasferimento e , tramite versamento di contributi volontari, se mi riesce anche l'agognato momento di andare in pensione con due o tre anni di anticipo.
L' ho fatto accettando un incarico che-contrariamente a quello che pure mi ero ripromesso in tempi neppure troppo lontani- comporta un impegno ancora maggiore rispetto al passato (leggi , ad esempio, ben otto mesi di full-immersion quasi H24 anzichè i soliti cinque o sei, e sopratutto con orari sovente "vampireschi" e continue trasferte) ma com'è è logico anche una contropartita economica e delle prospettive nel breve termine (del lungo, giuro, mi importa un fico...) decisamente interessanti.
Debbo solo reggere per i sopracitati otto mesi all'anno, per altri tre-quattro anni poi si parte e in Italia con la mia famiglia ci si tornerà al massimo da turisti, ogni tanto.
Ovviamente, nessuno ti da niente per niente ma per ora tutto quello che mi era stato promesso l'ho ricevuto e con una precisione che potrei definire svizzera (del resto, i miei datori di lavoro sono ancora più a nord...).
Certo, non sono tutte rose & fiori, anzi.
Il più tosto dei miei predecessori mi risulta sia durato "solo" poco meno di tre anni poi, spossato, ha preferito un lavoro di tutta tranquillità anche a costo di guadagnare parecchio meno, ma c'è stato anche chi ha resistito addirittura meno del periodo di prova.
Io non solo per ora sembro reggere senza "effetti collaterali" , ma da qualche settimana riesco persino a ricavarmi qualche fugace scampolo di relax ...e la lettura delle vostre vicende è proprio uno di questi.
Riuscire a reggere è già una bella sfida.
Tanto per rendere l'idea, all'inizio in appena un mese e mezzo ho perso circa 10 kg., poi la cosa si è stabilizzata e una grande cura nell'alimentazione e negli integratori mi sta mantenendo in forze.
Sto seguendo da lontano le vicende italiane e anche se spero di sbagliarmi, mi sa che ho fatto la cosa giusta..
al momento sono a casa per "ben" due giorni di riposo (mio padre è incorso in un infortunio che, a 80 anni passati, poteva diventare davvero pericoloso) e quello che vedo mi conferma la bontà della mia scelta.
Vi saluto con affetto e a risentirci appena possibile....ah, dimenticavo, una visita a un poligono extra-europeo non ha fatto altro che dimostrare che il mondo ci sta davvero lasciando indietro e non solo in quel settore dove pure le nostre aziende ancora mantengono una leadership...ma come produttori, come consumatori (e non per colpa degli utenti...) il regresso è stato crescente negli ultimi anni.
In particolare una decina di giorni fa durante una dimostrazione organizzata da un distributore ho provato un paio di "giocattoli" automatici che in Italia un comune mortale forse manco può sognarseli senza sentirsi in colpa e il bello è che i prodotti migliori erano fatti in Italia o da aziende legate a un noto gruppo nazionale .