AirgunsItaly

Vi sto seguendo ma ..... non capisco ...dal punto di partenza, quale sia il punto di arrivo!

Se la discussione è meramente sulle unità di misura ...... le stesse grandezze fisiche si possono misurare in vari modi e poi confrontarle con un sistema di misura "internazionale" o "imperiale o anglosassone"; per noi "continentali europei" è più facile il sistema internazionale (ma anche quello tecnico non è da scartare in quanto più intuitivo).

Certo i Newton sono confrontabili con i kg forza .... assolutamente NO con i Joule.

Quanto all'energia incamerabile da una molla ..... lasciate perdere le formule della fisica classica (1/2xkxdeltaXal quadrato); servono a poco in quanto fanno riferimento ad una molla "ideale" in perfetto campo elastico quindi decisamente lontano dall'andare "a pacco".

Le molle delle springer , purtroppo , lavorano parecchio vicino all'andare a pacco (specie nelle full) e quindi le perdite si fanno non trascurabili in base all'elongazione.

esistono programmi di selezione molle che permettono di calcolare discretamente bene il comportamento di una molla in base a materiale, diametro filo, numero di spire allungamento (o accorciamento) e posizione iniziale (riposo, parzialmente compressa, parzialmente tesa). Li ho usati e davano risultati credibili e corrispondenti ai miei dati pratici. Però è roba da "meccanici", senza alcune conoscenze di base .... si sparano fischi per fiaschi.

Procedete pure !

Buonasera, ecco le misure della molla
correggo la forza a Nm 2095
Divertitevi

Ok già meglio
Però guarda che 2095N corrisponde alla molla a “pacco”; non è che sia il massimo farla lavorare così... si stressa e rompe per fatica in poco tempo...

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... xrwfoH64Oa" onclick="window.open(this.href);return false;

non so se hanno anche la sezione quadrata o rettangolare del filo; con il filo tradizionale tondo ....sicuramente sì.

Bisogna però prima misurare l'escursione del pistone e stabilire se la molla avrà un precarico (quasi sempre c'è nelle full); poi la sua lunghezza finale (in condizione montata non libera a riposo) ; a memoria la F3 dovrebbe essere la forza massima sviluppabile bisogna poi vedere se la tensione massima corrispondente è compatibile con la tensione massima del materiale (che però dipende da come lavora la molla ..... se lavora ciclicamente senza tempi di riposo tra un ciclo e l'altro subentra la rottura a snervamento precoce .... qualche migliaio di cicli invece di alcune centinaia di migliaia)

Quasi sempre le nostre molle lavorano abbastanza vicine al punto di rottura e .....infatti si rompono.
Solo nella 977 la molla risultava verificata, essendo tronca e praticamente scarica a riposo.
Nella gamo depo originale, invece, era oltre il punto di rottura e , di fatti, la molla durava solo qualche centinaio di cicli (raramente oltre i 1000-1200).

Gregorio .... L0= LX =305mm ..... soluzione impossibile! quindi risultati assolutamente fasulli

Faccio un esempio:
L0= 305mm
L1= 285mm (20mm di precarico) e avrò la F1
L2= 205mm (80mm di corsa del pistone) e avrò la F2 verificare la tensione corripondente con la tensione ammissibile del materiale
L3= 130mm lunghezza a pacco della molla (numero spire per diametro del filo) e avrò la F3 (teoricamente dovrei ancora essere non troppo vicino alla tensione di rottura, ma se lo sono o se la supero ..... è un bel problema).

Vero, non l’avevo visto

Danyso1972 ha scritto:Ok già meglio
Però guarda che 2095N corrisponde alla molla a “pacco”; non è che sia il massimo farla lavorare così... si stressa e rompe per fatica in poco tempo...

Vero ma questa la danno per 300.000 cicli a pacco
Potrei invecchiare e non riuscire a tirare il grilletto ora di arrivare a fine vita molla

Dunque la molla sottoposta è una molla carico forte , adesso inserisco della stessa serie, la carico leggero così da far vedere la potenzialità della più morbida. La foto della molla mostra lavorazione e intestatura di fabbrica.
Naturalmente queste sono misure più vicine alle necessità Diana full top

Infatti, il carico leggero sono 403N*0,0915mt=36,87J

wow che figata!
ma lo snervamento? la torsione? il carico di rottura? diagramma di carico? e la flessione centra?
stiamo facendo un ponte? Scusatemi ma non ho resistito.
Perdonatemi...

Non c'è nulla di cui scusarsi .... lo spirito è sempre positivo (a parte nei casi di eventi catastrofici).

In realtà la molla è il componente più importante del motore della springer e .....il comportamento meccanico di una molla è piuttosto complicato.
In pratica le sue caratteristiche dipendono da una serie di microtorsioni tra i vari tronchetti in cui è idealmente suddivisibile il filo considerato nel suo intero sviluppo lineare. Questo provoca delle forti tensioni nel materiale che risultano dalla combinazione di taglio e flessione anche se , macroscopicamente, noi osserviamo solo un accorciamento/allungamento ed una modestissima "dilatazione" diametrale ed una rotazione realtiva tra le due facce di estremità.

A differenza delle molle un tempo presenti nei motori che erano sottoposte a fatica dovendo operare con un numero elevatissimo di cicli, le nostre si possono considerare in regime quasi statico; questo è un vantaggio in termini di durata.

Tuttavia , mentre le molle molto corte lavorano quasi esclusivamente secondo schemi di carico ben definiti, le molle "lunghe" delle springer , anche quando i guidamolla sono accuratamente dimensionati, lavorano con un'importante flessione laterale .... tanto maggiore quanto maggiore è lo spazio libero di oscillazione all'interno del pistone. Non a caso si introducono le camiciature per ridurre al minimo lo sbandamento laterale della molla.

Si aggiunga che al produttore non conviene che la molla duri in eterno ma solo per un numero sufficientemente elevato di cicli (meno di 10000) da uscire dalla garanzia ...... ed ecco il perchè di tanti guai sulle carabine springer.

Per certi aspetti è meno complicato progettare un ponte di modeste dimensioni se i suoi componenti sono riconducibili a schemi statici realistici con sforzi realmente calcolabili e quindi preventivabili come copertura con la resistenza dei materiali.

Danyso1972 ha scritto:Infatti, il carico leggero sono 403N*0,0915mt=36,87J

Questo però è il lavoro totale potenziale espresso dalla molla. Però da qualche parte ho letto (forse qui nel forum) che per le nostre ac il volume compresso utilizzato è quello sprigionato durante i primi 30mm di corsa della molla, per cui bisogna calcolare il lavoro in quel lasso di corsa

Oh beh ragazzi , buongiorno a tutti , sapete che mi avete incasinato ?
Sapete che vi dico, ne compro una per tipo e poi nel tempo vi racconto che forse è meglio

Forse hai ragione, Gregorio, prendi le molle e le provi, così la piantiamo di far girare Newton, Archimede, Einstein ed altri nella tomba. ma soprattutto non ci esce sangue dal naso.

oookay si dice così no? eppoi che idea (ma quale idea non vedi che lei non ci sta) ..........
un pò di confusione mentale ? già forse era un'altra cosa