AirgunsItaly

Direi che si veda la trama al punto da sembrare persino ruvido ed irregolar,e , quando invece è perfettamente liscio.

Non è infatti un foglio di carbon look ma un vero strato di carbonio vero.

Era a mio avviso molto più bello al naturale, e il trasparente lucido lo rende quasi artificioso, al massimo l'avrei fatto con un satinato ma non dipendeva da me. E il mio amico è entusiasta di questa finitura , per cui....

P.S. la didascalia della foto l'ho scritta dopo aver martellato la lamiera per un'ora....tremavo ancora

In attesa di vedere qualcosa di concreto dei nuovi lavori appena iniziati, vi"agevolo" una immagine del supporto che ho realizzato per completare il cruscotto della McLaren F1

si tratta di una struttura scatolata in lamiera alleggerita da numerosi fori

peserà a malapena 150-170 grammi viti escluse, ma penso che potrebbe ugualmente reggere anche il peso del sottoscritto.

Manca solo un poco di gomma morbida sul piano d'appoggio inferiore, per evitare che possa rigare la scrivania su cui verrà appoggiata la riproduzione, ma tanto quella nella foto si sarebbe vista poco o niente

A presto e buona serata a tutti.

Beh! Ottima per i passatelli.

Ghiottone !

P.S. Stasera penso di postare una foto con anche il retro del cruscotto rivestito in neoprene e una vista complessiva con il supporto in bella vista

Neoprene, siamo a livello del sado/maso, ormai non ti fai mancare più niente.

Briccone, si vede che hai una notevole dimestichezza con certe pratiche.....

comunque il neoprene coi mi riferivo è quello morbido che viene usato per lavori di questo tipo, ijn auto e moto intendo, oltre che per le tute da sub

ecco, così ti rendi conto che non si tratta di nulla di peccaminoso, e si vede anche bene il supporto che permette di scegliere l'inclinazione più gradita anche in funzione di come la luce cade sull'oggetto.

Sto disegnando il cruscotto della Formula 1 anni 70 ma voglio partire col taglio e la battitura della lamiera solo quando sarò sicuro che le misure siano perfette.

Ah! Meno male ero già sul chi va là per il neoprene.

Domattina devo uscire per procurarmi del materiale che non è possibile acquistare online.

Se non mi vedete di ritorno per sera vi faccio sapere dove portarmi le arance in gattabuia. Perchè davvero, con una gestione del lockdown che resta a macchia di leopardo, se non peggio di prima, è difficile avere la certezza di non incappare in problemi.

Se si esclude che oggi , allentate le briglie, in strada c'era qualcuno che sembrava non guidare dal 1982 e non da al massimo due mesi fa, la trasferta di oggi per recuperare un pò di materiali è andata bene...ma in almeno due occasioni me la sono vista abbastanza brutta , e non per via dei controlli perchè ero del tutto in regola.

Ecco lo stampo in legno (mascherone) per realizzare battendo a mano la lamiera di alluminio due o tre cruscotti della famosa Lotus 72 da Formula Uno che ha vinto il mondiale (Uno funzionante, uno che è un simulacro e uno... questa volta me lo vorrei tenere io ! )

Uno di questi , come dicevo, andrà a completare un 'auto vera...un pezzo da museo , per cui una bella responsabilità

A risentirci presto, sono cotto e vado direttamente a letto.

Oh! finalmente qualcuno che ti prende seriamente e non come me che legge i tuoi capolavori dalla stanza da ...... e non ne capisce veramente niente. Bravo in un museo per giunta.

In realtà, con l'espressione "pezzo da museo" potrei aver involontariamente dato la sensazione che quel capolavoro di auto si trovi esposta al pubblico, come in effetti il suo blasone e la storia meriterebbero.

Invece fa parte, insieme ad altre "colleghe", di una collezione privata, della quale però per accordi presi non posso rivelare l'ubicazione per motivi facilmente intuibili.

L'unica cosa che posso aggiungere, è che dopo anni trascorsi rimettendo insieme la macchina dopo un rovinoso incidente, un famoso personaggio si è fatto avanti offrendosi di acquistarla, ma ha ricevuto un fermo rifiuto da parte della persona che la possiede da lungo tempo.

Non tutto evidentemente si può comprare, e questo secondo me è bello.

In questa immagine , pessima per non sfatare una tradizione degli ultimi tempi che mi vede fare le foto quando ho le mani che mi tremano per il lavoro appena fatto, , potete vedere il pannello in lamiera di alluminio battuta a mano , prima di praticare i fori per gli strumenti

Come si può notare , nonostante poi vada spruzzato con un paio di mani di fondo aggrappante (da carteggiare) e un altro paio di vernice nero goffrato, la superficie si presenta tutto sommato liscia e regolare nonostante le martellate inferte per ottenere la giusta forma.

Prima di carteggiarlo per offrire un migliore "aggrappamento" alla vernice , il pezzo era bello lucido, e difatti a me piacciono di più così i pezzi realizzati con l'antica tecnica del battilastra, a specchio per poter vedere la precisione della lavorazione ma in questo caso la verniciatura è d'obbligo, per cui non sono andato inutilmente a cercare una finitura lucida che poi sarebbe stata solo d'impaccio .

Anche se è improbabile che debba subire delle vere e proprie sollecitazioni, in ogni caso su pezzi in alluminio sottili è sempre meglio evitare di dover ricorrere a dello stucco per "rasare" segni e avvallamenti, perchè le vibrazioni e il tempo poi fanno disastri

Ora mi concedo una pausa, anche per liberarmi dal sudore misto a polvere di alluminio, che è davvero fastidioso...

In realtà, con l'espressione "pezzo da museo" potrei aver involontariamente dato la sensazione che quel capolavoro di auto si trovi esposta al pubblico, come in effetti il suo blasone e la storia meriterebbero.

Invece fa parte, insieme ad altre "colleghe", di una collezione privata, della quale però per accordi presi non posso rivelare l'ubicazione per motivi facilmente intuibili.

L'unica cosa che posso aggiungere, è che dopo anni trascorsi rimettendo insieme la macchina dopo un rovinoso incidente, un famoso personaggio si è fatto avanti offrendosi di acquistarla, ma ha ricevuto un fermo rifiuto da parte della persona che la possiede da lungo tempo.

Non tutto evidentemente si può comprare, e questo secondo me è bello.

In questa immagine , pessima per non sfatare una tradizione degli ultimi tempi che mi vede fare le foto quando ho le mani che mi tremano per il lavoro appena fatto, , potete vedere il pannello in lamiera di alluminio battuta a mano , prima di praticare i fori per gli strumenti

Come si può notare , nonostante poi vada spruzzato con un paio di mani di fondo aggrappante (da carteggiare) e un altro paio di vernice nero goffrato, la superficie si presenta tutto sommato liscia e regolare nonostante le martellate inferte per ottenere la giusta forma.

Prima di carteggiarlo per offrire un migliore "aggrappamento" alla vernice , il pezzo era bello lucido, e difatti a me piacciono di più così i pezzi realizzati con l'antica tecnica del battilastra, a specchio per poter vedere la precisione della lavorazione ma in questo caso la verniciatura è d'obbligo, per cui non sono andato inutilmente a cercare una finitura lucida che poi sarebbe stata solo d'impaccio .

Anche se è improbabile che debba subire delle vere e proprie sollecitazioni, in ogni caso su pezzi in alluminio sottili è sempre meglio evitare di dover ricorrere a dello stucco per "rasare" segni e avvallamenti, perchè le vibrazioni e il tempo poi fanno disastri

Ora mi concedo una pausa, anche per liberarmi dal sudore misto a polvere di alluminio, che è davvero fastidioso...

In realtà, con l'espressione "pezzo da museo" potrei aver involontariamente dato la sensazione che quel capolavoro di auto si trovi esposta al pubblico, come in effetti il suo blasone e la storia meriterebbero.

Invece fa parte, insieme ad altre "colleghe", di una collezione privata, della quale però per accordi presi non posso rivelare l'ubicazione per motivi facilmente intuibili.

L'unica cosa che posso aggiungere, è che dopo anni trascorsi rimettendo insieme la macchina dopo un rovinoso incidente, un famoso personaggio si è fatto avanti offrendosi di acquistarla, ma ha ricevuto un fermo rifiuto da parte della persona che la possiede da lungo tempo.

Non tutto evidentemente si può comprare, e questo secondo me è bello.

In questa immagine , pessima per non sfatare una tradizione degli ultimi tempi che mi vede fare le foto quando ho le mani che mi tremano per il lavoro appena fatto, , potete vedere il pannello in lamiera di alluminio battuta a mano , prima di praticare i fori per gli strumenti

Come si può notare , nonostante poi vada spruzzato con un paio di mani di fondo aggrappante (da carteggiare) e un altro paio di vernice nero goffrato, la superficie si presenta tutto sommato liscia e regolare nonostante le martellate inferte per ottenere la giusta forma.

Prima di carteggiarlo per offrire un migliore "aggrappamento" alla vernice , il pezzo era bello lucido, e difatti a me piacciono di più così i pezzi realizzati con l'antica tecnica del battilastra, a specchio per poter vedere la precisione della lavorazione ma in questo caso la verniciatura è d'obbligo, per cui non sono andato inutilmente a cercare una finitura lucida che poi sarebbe stata solo d'impaccio .

Anche se è improbabile che debba subire delle vere e proprie sollecitazioni, in ogni caso su pezzi in alluminio sottili è sempre meglio evitare di dover ricorrere a dello stucco per "rasare" segni e avvallamenti, perchè le vibrazioni e il tempo poi fanno disastri

Ora mi concedo una pausa, anche per liberarmi dal sudore misto a polvere di alluminio, che è davvero fastidioso...

Ma se la foto è fatta mano, perchè la guardo? Non ho proprio più rispetto nella mi persona, beh! diciamo che il lavora di battitura potrebbe anche andare, và diciamo così.

Ti va meglio questa, simpatico brontolone ?

(Scherzo, sei la mia coscienza critica, e mi sei sempre d'aiuto)

Si meglio, ma..... ma sarò una grande faccia da