Alberto,
se mi permetti-dato che come avrai avuto modo di leggere, non sono sicuramente tra quelli che tende a sminuire la gravità della situazione, anzi-
però vorrei fare alcune riflessioni sul dato riportato dalla segretaria Fimmg Lombardia Paola Pedrini , che ha favorito la propagazione di quella che , ingigantita e diffusa come un dato di fatto anche dal solito Televideo, rischia di trasformarsi in una fake new.
Allora partiamo prima dalla frase "Qui a Bergamo siamo 600 medici di famiglia e ognuno di noi ha in osservazione almeno 3 trentenni malati di polmonite da Covid” che come si può notare dalle virgolette messe non a caso, dovrebbe essere testuale, quindi frutto di una precisa dichiarazione della stessa.
1) Mi chiedo però se la Dottoressa Pedrini in queste settimane di emergenza delle quali tu purtroppo ben conosci il ritmo convulso, e che per un medico saranno sicuramente anche peggio, abbia davvero avuto modo di contattare direttamente tutti gli altri 599 colleghi.
2) Come puoi vedere la frase immediatamente successiva, ovvero:
Vi sarebbero dunque almeno 1800 trentenni con polmonite bilaterale interstiziale
oltre a non avere le virgolette (il che indica che non sono parale dell'intervistata) usa un verbo condizionale, quindi frutto di una supposizione ,
oltretutto basata su un dato di dubbia verificabilità da parte di un singolo soggetto anche quando si tratta di un medico, E' EVIDENTEMENTE UNA AFFERMAZIONE DELL'ARTICOLISTA
3) Peccato che questa notizia , anzi questa ipotesi , ripresa poche ore dopo dal Televideo e da alcuni organi di stampa , poche ore dopo sia già equiparata ad una certezza, dato che viene fornita come un dato provato....da chi però non è dato sapere, a parte la sopracitata Dott.ssa Pedrini, che però non spiega in alcun modo come si sia arrivati a un dato simile dal punto di vista medico-scientifico.
RIPETO : non è minimamente sminuibile l'enorme gravità della situazione a Bergamo , e ancora di più, a Brescia.
Ma che a Bergamo ci siano 1300 trentenni già belli e pronti per la rianimazione, è una esagerazione,
anche perchè nessuna struttura ospedaliera , lombarda e non, sarebbe a quel punto in grado di reggere un simile impatto, specie considerando le condizioni di intenso stress nelle quali il personale di quelel divisioni e di tutti i reparti collegati già si trovano a lavorare da tempo.
Diffondendo le notizie in questo modo, quindi, a mio avviso si fa più male che bene,.
Anche perchè in una situazione che già sfiora pericolosamente (e talvolta raggiunge) il caos, di tutto hanno bisogno i sanitari della rianimazione fuorchè di una ulteriore iniezione di panico tra le persone.
E questo anche se personalmente ritengo che la dichiarazione della Pedrini, arrivi in modo per nulla casuale, esattamente il giorno dopo di quando l'associazione di cui è segretaria ha chiesto (e bada bene, a mio avviso in modo del tutto legittimo e assolutamente giustificato) una maggiore attenzione ai problemi dei medici di famiglia e un maggiore supporto per la suddetta categoria rispetto a quanto è stato fatto fino ad ora.
E qui puoi trovare la notizia cui mi riferisco (mentre nel sito della associazione in oggetto, un allarme come quello dei 1300 trentenni prossimi alla rianimazione, stranamente non appare....)
https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca ... refresh_ce" onclick="window.open(this.href);return false;
Bisogna certamente fare molto di più di quanto sia stato fatto finora e meglio (inteso innanzitutto come supporto ai sanitari che operano in prima linea , ai contagiati e alle loro famiglie, poi anche ai lavoratori ed alle imprese ) ma tra quello che va fatto meglio , rientra anche il fornire una informazione il più possibile fedele ai fatti.
Personalmente, sono inca.....ato nero per via di tante cose che non vedo fare, predisporre, intimare, prevedere, e che in tanti, troppi casi, avvengono , anzichè per disposizione dell'autorità centrale a Roma, per il contributo di privati, di volontari, per lo sforzo autonomo di sindaci, associazioni locali, forze dell'ordine o altri soggetti che poi , fin troppo sottovoce lamentano di essere privi di questo o di quello, oltre che di chiare e tempestive indicazioni sul da farsi che dovrebbero arrivare dall'alto.
Ma dire: "Abbiamo 600 medici, ognuno di loro ha tre pazienti trentenni colpiti da polmonite" ,
a chi legge fa pensare che , oltre alle centinaia di persone alle quali , con sforzi sovrumani si è riusciti a dare un posto in terapia intensiva, nei prossimi due o tre giorni arriveranno il triplo di intubati , tutti trentenni (e senza contare quelli di mezza età e i grandi anziani che dovessero ammalarsi o aggravarsi nel frattempo).
Un abbraccio forte.