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c'è pasquetta e... pasquetta

Inviato: lunedì 5 aprile 2021, 17:39
da cercla
:cheers:

Ho preparato il barbecue sul balcone di casa,
mia moglie mi ha chiuso fuori per evitare che il fumo entrando dalle finestre invada l'appartamento, mentre cucino un po' di carne sulla griglia...
anche questa pasquetta del 2021, come quella dello scorso anno, siamo in pieno lockdown per il covid 19, quindi la passiamo chiusi in casa...
mentre aspetto che la brace sia pronta, mi viene in mente che, una ventina di anni fa, quando pagavamo ancora in lire...
:rolleyes:
Mattina, circa le ore nove...

- Daje, movemose, si no quanno arrivamo ar Sorbo se so presi tutti i mejo posti, e poi da Formello pe annà giu ner vallone trovamo pure la fila...

Anche questa pasquetta, come succede sempre, è iniziata con un po' di nervosismo, tra la preparazione delle cose da portare, le bambine che perdono tempo, e il pensiero che se arriviamo tardi nella vallata del santuario della Madonna del Sorbo, la troviamo già piena di gente e dobbiamo accontentarci del posto che troviamo...
:wait:
Questa vallata pittoresca, è oggetto di disputa tra il comune di Formello e quello di Campagnano, ma solo nelle occasioni delle scampagnate del primo maggio, di pasquetta, o della festa dedicata alla Madonna...
per il resto dell'anno è una zona adibita al pascolo delle mucche, a qualche passeggiata a cavallo, alla pesca rilassante nel torrentello che l'attraversa, dove anche se non si prende niente, ci si rilassa nel silenzio e nella natura, e ogni tanto, si prendono a parolacce quelli che ci vanno con le moto e le macchine da fuoristrada, e attraversano il placido corso d'acqua...
:huh:
Comunque, caricata la macchina di borsoni, frigoriferi gio-style, palloni, moglie e figlie, riusciamo a partire. una mezz'ora e siamo arrivati, prima della grande folla.
alcuni nostri amici sono già arrivati, e si sono accampati su un leggero pendio, in fondo alla valle, vicino al torrente, ma abbastanza lontano dalla stradina dove passano le macchine degli scampagnanti...
parcheggio vicino alla loro macchina, e scarichiamo le vettovaglie e i teli su cui appoggiarle, e siamo giusto in tempo per prenderci il caffè appena fatto con la moca sull'apposito fornelletto della caffettiera...

- a Cla' mettice un goccio de sta grappa, l'ho fregata a mi socero, che a lui jel'hanno regalata, ma tanto nun se la beve.
- Si cominciamo subito co la grappa, a mezzogiorno, stamo sdraiati a dormì sotto all'arberi...
- aaaa ma allora te stai a invecchià, nun te regge più la pompa...
- pensa alla tua de pompa, che la mia è un orologio, va be' dai butta qua sta grappa, che tanto er caffè normale l'ho preso a casa...

a metà mattina, sono arrivati anche gli altri amici, siamo cinque coppie con relativa prole, per un totale di diciannove pasquettari, tra adulti e ragazzini, e la caffettiera ha lavorato ininterrottamente finora.
Sul prato ci sono i teli appoggiati uno vicino all'altro a formare una gigantesca tovaglia multicolore, dove le donne chiacchierano tenendo d'occhio i figli e le vettovaglie.

la vallata si è riempita di macchine parcheggiate lungo la stradina, di gente in mezzo ai prati, di rumore tipico da scampagnata, dalle radio ad alto volume, alle molte partitelle di pallone, ed i più organizzati cominciano ad accendere il fuoco nei bracieri che si sono portati da casa...

noi padri parliamo di calcio, di lavoro, di ferrari, di come eravamo prima dell'anello al dito, delle solite cose di quando non hai altro da fare e devi ammazzare il tempo prima di pranzo...

mezzogiorno, adesso la vallata, che è molto grande, con tre ore di arrivi ininterrotti, è diventata anche molto piena di gente, sembra di essere sulla spiaggia di Ostia una domenica di luglio, ma qui non c'è il mare e la gente è più vestita...

noi padri ci facciamo una passeggiata lungo la stradina che abbiamo fatto per venire, e intorno è tutto un movimento di persone, chi gioca a carte, chi prende il sole, chi litiga con la moglie, chi ti chiama, agitando le braccia e ti dice:

- aooo, ma che ce state a fa qua? Ma ndo' ve sete messi? A sapello che ce stavate pure voi, ce potevamo mette vicini...
:shocked:
che tra l'altro non sono neanche amici, ma semplici conoscenti di quartiere, che se li incontri per strada li saluti e neanche ti ricordi come si chiamano...
ma visto la quantità di persone che ci sono, forse è l'atteggiamento intimidatorio/difensivo umano, cioè fai vedere a chi ti sta intorno che hai molti amici vicino, per cui è come se gli dicessi: “state attenti a quello che fate”...

nell'aria si cominciano a sentire i primi profumi di carne alla brace, e come se ci fosse una specie di segnale cosmico per tutti i gitanti, l'intera vallata diventa una immensa mensa...

guardandoci intorno mentre torniamo verso il nostro posto, vediamo teglie di pasta al forno, zuppiere di insalate di riso e di pasta, vassoi pieni di cotolette impanate, taglieri con sopra tranci interi di porchetta, pomodori col riso, carciofi fritti e alla giudia, abbacchio, salsicce, forme intere di formaggio, pagnotte di pane, gente che affetta prosciutti e salumi, bottiglie e tanichette di vino, birra, acqua, coca cola, e pezzi di cioccolato e colombe ed altri dolci pasquali, probabilmente avanzati dal pranzo di ieri...

Tornati al nostro accampamento, ci buttiamo anche noi nel rito comune della mangiata, ogni famiglia ha portato cibi sufficienti per tutto il gruppo, e vengono condivisi tra tutti, con le tipiche frasi conviviali...

- assaggia sto pecorino.
- senti sto vinello.
- la porchetta l'ho presa a Bagnaia, che ce mettono er finocchio.
- 'na cotoletta d'abbacchio la devi magnà, so troppo bone
- pijate la lasagna
- er pane de Cori, bello scrocchiarello
- la mozzarella de bufala
- l'olive all'ascolana
- questi so' broccoli carciofi e mele fritte, ma se so' mischiati, per cui bona pesca
- le sarciccete de cinghiale
- i supplì cor sugo e quelli bianchi
- ecco la colomba, e c'è pure un pandoro che c'è avanzato da Natale, che ai regazzini je piace de più
- aoo, beveteve sto vino, che i bottijoni li vojo riportà via voti...
- er grappino che te fa digerì...
:whew:
- basta, 'gna faccio più, mettete su er caffè, si no m'addormo, artro che grappino, qui ce vole l'idraulico liquido...

e improvvisamente nella vallata è calato il silenzio, a parte qualche sonoro rutto digestivo, che viene applaudito dai vicini...

dopo avere allentato la cintura dei pantaloni, è il momento della pennichella...

ma il cielo si riempie rapidamente di nuvole, si comincia a sentire qualche tuono, pochi minuti e sta per scoppiare il temporale, raccogliamo tutto, compresi i figli, li carichiamo in macchina, e ci mettiamo in fila con altre centinaia di macchine, lungo la stradina che ci porterà fuori dalla valle, mentre iniziano a cadere i primi goccioloni, e il vento fa volare le cartacce e i piatti e i bicchieri di plastica che gli scampagnanti hanno lasciato sparsi nei prati...
:bluwall:

qui sul balcone, la brace è pronta, comincio a mettere la carne sulla griglia, e si alza subito il fumo aromatizzato al rosmarino, il grasso che gocciola e sfrigola sulla brace, fa alzare lingue di fiamma giallastra, e le fette di pane per la bruschetta aspettano il loro momento...

intanto il cielo si sta riempiendo di nuvole che coprono il sole...
vuoi vedere che tra poco piove...
:rolleyes:
tutto normale, è pasquetta...

:cheers:

Re: c'è pasquetta e... pasquetta

Inviato: lunedì 5 aprile 2021, 18:55
da pippocz
Bel racconto ... complimenti !

E grazie per aver condiviso il ricordo di un bel momento !

Re: c'è pasquetta e... pasquetta

Inviato: lunedì 5 aprile 2021, 19:19
da Sonosardo
Grande Claudio, felice Pasquetta anche a te. Complimenti per il bellissimo racconto, quasi uguale alle nostre storie, solo che qui da noi lo passavamo nella bellissima pineta, vicino al mare a Cala Liberotto ( vicino a Orosei, il mio Paese ). E anche qui, mentre eravamo sul più bello, dopo tanti bicchieri di vino e bicchierini di acquavite o come viene chiamata in dialetto, aba ardente ( acqua di fuoco ) o filu 'e ferru ( fil di ferro, perché nell'antichità era vietata la produzione, per cui chi la produceva, invece di nasconderla in casa, la seppelliva sotto terra nei propri terreni, legandole al collo un leggero fil di ferro. E andando nei terreni dei miei parenti, di tanto in tanto, ne spuntava qualche bella bottiglia, ben conservata ). Tra rutti liberi e stereofonici arrivava puntuale il temporale improvviso, con annessa grandinata con chicchi grandi come arance. Figurati il fuggi fuggi, un po' come il vostro, poi, arrivati a casa, inzuppati fradici, come per incanto, smetteva magicamente di piovere, ma piovevano solo parolacce, con le mani rivolte al cielo, bei tempi :cheers:

Re: c'è pasquetta e... pasquetta

Inviato: lunedì 5 aprile 2021, 19:39
da nicola
:handshake: Ola Claudio
sembra proprio che tra Romani e Baresi ci siano molte affinità cromosoniche :grin:
anzi dirò di più, cromosoniculinariemangerecce :hahaha:
scampagnate (casolari o villette) nelle Pasquette basse, con teglie di pasta "incasciata" :laugh: e grigliate infinite :tongue:
e al mare nelle Pasquette alte, accompagnate con ricci, polpi arrosto, cavatelli ai frutti di mare e tanto altro :tongue:
e non si tornava a casa se non si "ripuliva" il tutto :sweating:

[non dimentichiamo che nel Leccese è Paquetta anche domani :nod: ]

ma erano altri tempi :cry:
:friends:

Re: c'è pasquetta e... pasquetta

Inviato: domenica 19 settembre 2021, 11:10
da lucapasque
Grande storia! In effetti è un po' strano fare una grigliata sul balcone... Povera moglie! Speriamo che la prossima Pasqua dispongano di una griglia elettrica, in modo che non si presentino situazioni così spiacevoli!