Gli amici ed i matrimoni

Ritrovo per passare un po' di tempo insieme, chiacchierando su vari argomenti.
Potete fare gli auguri ai vostri amici iscritti per compleanni, festività ecc...

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Gli amici ed i matrimoni

#1 Messaggio da cercla »

:cheers:
Quando da ventenne sentivo parlare i vecchi rincoglioniti sessantenni, gente che aveva fatto la guerra, e parlava solo di sofferenze, fame, fatica, doveri e dolori...
Mi chiedevo, perche' non pensano a godersi la pensione, e vivono solo di ricordi, tra l'altro neanche piacevoli...
Oggi che anch'io sono arrivato ad essere un sessantenne rincoglionito, l'ho capito...
Il fatto e' che il cervello carico dei ricordi della vita vissuta, quando si fa una nuova esperienza, la paragona automaticamente a quelle che ha gia' archiviato, e ti trovi subito a dire:
"mi ricordo che..."
Ed i ricordi si intrecciano con altri ricordi, e non finiresti mai di ricordare e raccontare...

:wait:

Marzo 2024
Lo scorso settembre, una nipote di mia moglie, dopo avere festeggiato i cinquanta anni di vita, ha convolato a giuste nozze.
Ieri sera la novella sposa, ci ha telefonato per sapere se per caso, nell'agriturismo dove abbiamo pranzato, avessimo fatto la foto, in contemporanea al fotografo ufficiale, di quando le sue due cugine, le mie figlie, chiamate a fare la foto con gli sposi, l'hanno presa in braccio e tenuta sdraiata in orizzontale, sotto lo sguardo preoccupato del neo marito.

Brave ragazze, tutte il papa', forse nella razza c'e' un seme di follia, oppure a frequentare certi genitori, si prendono delle strane abitudini...
Comunque la foto non la avevamo fatta, dovra' cercare se qualche altro invitato, invece di ridere l'ha scattata...

Parlando di questa foto, mi e' venuto in mente che tra sei mesi, io e la mia dolce meta' festeggeremo i quarant'anni di matrimonio...

Settembre 1984
Sono le nove e mezzo del mattino, dopo l'aspirina, il caffe' e la doccia, mi sto vestendo per sposarmi.
Sono quindici giorni che mi sveglio con il mal di testa, perche' ho dormito poco, ma se fai quindici giorni di addio al celibato con gli amici, succede.
Fortuna che e' arrivata la data fatidica, altrimenti sarei morto alcolizzato a ventiquattro anni.
Si apre la porta della mia camera, ed entrano gli amici, anche loro con i segni dei festeggiamenti stampati in faccia.
Il Basso, con la sua cravatta in mano, mi chiede di annodargliela come faccio con le mie.
Fatto.
La casa pullula di parenti, sparsi tra il soggiorno ed il grande terrazzo che affaccia sulla vallata del Tevere.
La mia stanza e' affollata, ci sono alcuni dei miei amici, Ange, Basso, Gufo, Rosso, Leone, Elvis e Nico..
Ci prendiamo un altro caffe, dalla damigiana che ne ha preparato mia mamma, e intanto gli chiedo, “ao teste d'abbacchio, chi me fa da testimone?”
Il Gufo, che e, venuto senza la moglie, dice “nun me guarda' a me, io gia te porto in chiesa”
Allora decido io, e offro volontari Leone e il Rosso, tanto la firma la dovrebbero saper fare...

Usciamo di casa per andare in chiesa, il Gufo alla guida della sua poderosa e fresca di autolavaggio Renault 9, mette in moto e parte, in macchina con me c'e' la mia mamma, tutta messa in tiro ed elegantissima, mi aspetto qualche scherzo bastardo dagli amici, tipo quelli che mi invento io, invece la vendetta del gufo e degli altri, consiste nel portarmi davanti alla chiesa e circondarmi in attesa della sposa, per evitare la mia fuga all'ultimo istante da scapolo...

Ero convinto che il Gufo si volesse vendicare, perche' la notte prima del suo matrimonio,
Giugno 1982
Insieme a Moris, Leone e robbi, lo abbiamo intercettato alle due di notte, mentre tornava dal lavoro, lo abbiamo messo in macchina, costretto all'ultimo abbondante brindisi da scapolo, e portato via da Roma per andare a fare il bagno alle terme di Saturnia, dove siamo arrivati alle quattro, ci siamo spogliati e nudi abbiamo fatto il bagno nelle cascatelle con l'acqua solfurea calda, anche se il Gufo un po' incazzato con noi non si e' spogliato ed e' rimasto all'asciutto.
Quando siamo tornati correndo verso la macchina, con i gioelli al vento, ci siamo rivestiti e siamo partiti, si erano ormai fatte le cinque.
Il matrimonio era previsto per le undici, come sempre al ritorno ho guidato io, che ero quello meno “bevuto”.
Comunque siamo arrivati a casa verso le sette, il tempo di farci una doccia, vestirci ed andare a casa dello sposo per le dieci.
Ma non contento, approfittando del fatto che il matrimonio si sarebbe celebrato in una chiesetta sconosciuta in mezzo alla campagna, quando il corteo dello sposo e' partito da casa, Leone che lo portava insieme alla madre, ha accelerato, io che lo seguivo, ho rallentato facendolo andare via, per poi, quando siamo arrivati ad una strada di collina tutta curve, passare alla modalita' di guida da gran premio, ed ho raggiunto la macchina dello sposo, dopo avere seminato il resto del corteo.
Quindi siamo arrivati in chiesa da soli.
Il prete gia' addobbato per la cerimonia, ci guardava perplesso, doveva celebrare il matrimonio, ed in chiesa c'erano solo lo sposo con la madre, Leone, io e la mia ragazza...
Gli invitati dello sposo, che non sapevano dove fosse questa chiesetta, ed i telefonini con il GSM non erano ancora stati inventati, si erano fermati lungo la strada, e quando hanno visto passare il corteo di macchine della sposa, l'hanno seguito e sono arrivati insieme a loro.
Insomma, in quel matrimonio, in chiesa invece degli invitati sono entrati prima gli sposi...
Comunque poi la celebrazione e' stata fatta in modo normale...
Anche se al ritorno degli sposi dal viaggio di nozze, il Gufo, per ringraziare me e Leone, non del bagno notturno a Saturnia, ne del velocissimo trasferimento casa chiesa, ma del fatto che lo avevamo aiutato a ripulire e sistemare la casa dove sarebbero andati ad abitare, ci ha invitati a cena, con le nostre ragazze, per farci assaggiare i tipici prodotti calabresi che gli avevano donato i parenti della moglie, e per vantarsi della sua condizione da sposato, era il primo del gruppo che l'aveva fatto, sperando di farci fare lo stesso passo, cosa che e' successa poco tempo dopo...
La cena e' andata bene, ma il forte vino calabro, il peperoncino aggiunto senza parsimonia ai cibi ed una certa esuberanza giovanile, ha creato un problemino alla mobilia della loro sala da pranzo, che veniva inaugurata quella sera.
In pratica scherzando con Leone l'ho buttato giu' dalla sedia, ed e' finito addosso alla elegante credenza in stile veneziano, graffiandola con il suo pesante orologio da polso...
Ed e' anche stata l'ultima volta che la moglie del Gufo mi ha invitato a casa sua...

Tra l'altro quando si e' sposato Leone, sua moglie e la moglie del Gufo, si sono coalizzate, ed i miei amici, sono spariti...
Ho saputo in seguito da un'altra amica, che lo hanno fatto perche' sono irrispettoso nei loro confronti, quindi ero un cattivo esempio per i loro maritini....

Il problema con la moglie di Leone nasce da un paio di cosette successe intorno al loro matrimonio.
Giugno 1987
Un fine settimana io e Leone stavamo ripulendo e sistemando l'appartamento che avevano preso in affitto per viverci insieme, e la ragazza dell'amico venne a pranzare con noi portando il pranzo, un tramezzino a testa, ed una bottiglia di birra da dividere in tre.
Quando le ho fatto notare che un tramezzino era un po' poco per chi stava lavorando fisicamente dalle sette della mattina, lei invece di scendere al bar sotto casa e comprare qualcos'altro da mangiare, se ne e' andata stizzita, senza neanche salutare...
Poi c'era la storia dei tappetini, perche' Leone era rimasto senza macchina, e mi chiese se gli prestavo la vecchia A112 di mia moglie, che avevo messo in vendita, avendo preso per lei una macchina nuova, piu' grande e comoda per trasportarci la prima figlia che era in arrivo.
Quando Leone dopo averla usata una decina di giorni, mi riporta la gloriosa A112 con l'aggiunta di una bella ammaccatura vicino al faro, mi dice: “ho visto che c'erano i tappetini nuovi, e li ho cambiati con i miei che so' tutti rovinati, tanto la macchina la devi vende...”, allora gli ho fatto notare che i tappetini e le fodere copri sedili, li avevo appena messi nuovi, proprio per rendere la macchina piu' vendibile...
E gli ho detto anche che se non me li ridava, per il suo matrimonio gli avrei regalato un tostapane...
I tappetini non mi sono mai tornati, e la A112 l'ho data in parziale pagamento ad un falegname che mi ha fatto dei lavori, ma tra me e Leone la storia e' rimasta aperta...
Dopo un paio di mesi, Leone si e' sposato, e gli ho anche fatto da autista, ma non gli ho fatto il regalo dicendogli che lo aspettavo al ritorno dal viaggio di nozze, con i miei tappetini, per darglielo, anche se sapevo che non me li avrebbe ridati, e comunque non ci avrei fatto niente, la macchina l'avevo venduta, e quella richiesta era solo uno scherzo tra noi...
Tornati dal viaggio di nozze, gli sposini mi vengono a trovare, portano un pensierino per la mia bimba appena nata, ci prendiamo un caffe' ed inizia il gioco...
Per regalo, conoscendo le condizioni economiche dell'amico, gli avevo preparato un assegno con cui si sarebbero potuti tranquillamente comprare la lavatrice o quello che gli serviva, lo avevo messo in una bustina e me lo ero tenuto nel taschino.
Pero' per continuare lo scherzo, gli avevo impacchettato con la carta da regalo, una piccola piastra elettrica, buona per preparare il caffe' al campeggio...
Quando hanno aperto il regalo, lui si e' messo a ridere, mentre lei si e' alzata ed ha detto al marito: “questo lo mettiamo nel ripostiglio” e poi guardando Leone, ha aggiunto: “vieni andiamo via che abbiamo cose piu' importanti da fare”...
E se ne sono andati via di corsa, senza darmi il tempo di ridere dello scherzo.
E non gli ho dato neanche l'assegno, perche' lei gia' non mi era simpatica, ma poi con quel comportamento da stronza, mi aveva fatto arrabbiare...

L'assegno me lo sono tenuto in tasca per un anno, perche' comunque il regalo al mio amico lo volevo fare, ma non ho potuto, in quanto ci siamo rivisti casualmente solo dopo diversi anni...

Quindi grazie alle loro mogli, l'amicizia di vecchia data che c'era con Gufo e Leone, e' morta...

Tutto considerato, anche la morte dell'amicizia e' il bello degli amici, se non vai piu' d'accordo, finisce e basta.
Mica sono parenti, che anche se ci litighi e non li frequenti, legalmente rimangono sempre parenti...

Tornando al mio matrimonio, la chiesa e' piena di persone sedute ai banchi, mia mamma mi accompagna all'altare, entra la mia quasi sposa (e' bellissima, sono senza fiato) accompagnata dal padre, che me la affida, e il matrimonio inizia...

Ho notato anche che in tutta questa ritualita' matrimoniale, la mia mamma si e' commossa e si e' asciugata qualche lacrimuccia, ma solo sei mesi prima...

Marzo 1984
Una mattina dormivo nel mio letto, quando qualcosa mi ha svegliato.
Apro gli occhi e vedo la mammina che mi sta misurando con un metro pieghevole, quelli con le stecchette di legno, le chiedo “ma che so' morto?”
lei fa segno di no con la testa,
allora dico “che stai a misura'?”
Lei “qui ci facciamo la cucina, qui il lavandino, il frigo lo mettiamo li”
preoccupato le chiedo “ed io?”
lei fa spallucce e se ne va...
Ho capito, i passeri quando i pulcini cominciano a svolazzare, li buttano fuori dal nido...
e la mia dolce mammina, mi ha sbattuto fuori di casa...
Ma posso anche capirla, si doveva comunque preoccupare di questo figlio, che lavorava in giro per l'Italia, poi il sabato mattina prendeva la Ducati e andava a girare in pista a Vallelunga, il pomeriggio e la domenica stava con la ragazza, e durante la settimana se lavorava a Roma, tutte le sere andava fuori con gli amici...
In pratica mi vedeva solo quando riportavo a casa la valigia con i vestiti sporchi da lavare, qualche mattina quando facevo colazione.
Poi in quel fatidico marzo dei cambiamenti, avevo appena cambiato azienda per cui lavoravo nel Lazio, e dormivo a casa quasi tutti i giorni, la mia ragazza lavorava, avevo la possibilita' di andare a vivere in un appartamentino al momento disponibile, e sono stato espulso dalla casa materna.
Ma per questo devo sicuramente ringraziarla, perche' ho iniziato una nuova vita, che posso definire bellissima, con la mia donna, le figlie e tutto il resto...

Comunque con la mia ex fidanzata, diventata moglie, ci siamo appena sposati, siamo ancora all'interno della chiesa, mentre gli invitati escono e si sistemano fuori armati di riso, il fotografo ci chiede di baciarci per fare la foto davanti all'altare, accostiamo le facce, e finalmente ci viene da ridere, la tensione del matrimonio si scioglie, ci rilassiamo un attimo, e lei e' bellissima.
Dopo il bacio ed un paio di foto, usciamo dalla chiesa, e sotto la tempesta di riso, il mio gessato doppiopetto blu, si riempie di puntini bianchi...

A questo punto le foto di rito, gli sposi con, i genitori, i testimoni, i parenti di lei, i parenti di lui, gli amici e si va al ristorante...
Nella macchina che aveva portato la sposa in chiesa, e che adesso ci porta al pranzo, convinciamo l'autista a fermarsi un attimo per prendere le sigarette, e mentre gli invitati ci precedono, continuiamo a rilassarci, il piu' e' fatto...

Arriviamo al ristorante che si trova sulle colline pochi chilometri a nord di Roma, ed e' all'interno di una pineta secolare.
Gli invitati stanno prendendo l'aperitivo nel patio, e quando aiuto la novella sposa a scendere dalla macchina ci accolgono con un applauso, penso che dipenda dal fatto che sono le due del pomeriggio, e probabilmente hanno fame, quindi entriamo nel salone e man mano che gli invitati prendono posto, cala il silenzio delle chiacchiere, e si sente solo il rumore dei denti che si danno da fare contro gli antipasti...
Dopo i primi piatti, e qualche bicchiere di vino, qualche “VIVA GLI SPOSI, BACIO BACIO”, il rumore delle chiacchiere aumenta, lo sposo, si toglie giacca e cravatta, si arrotola le maniche della camicia, e lasciando il tavolo degli sposi e dei genitori, va a quello degli amici, e li minaccia di morte se faranno cose tipo, tagliargli la cravatta e venderne i pezzi per fare la colletta...
Rassicurato dai bastardi che non faranno niente, ma comunque con poca fiducia nella loro parola, viene cazziato dal fotografo, perche' lo sposo deve restare vestito bene e con la giacca allacciata per tutto il pranzo, altrimenti le foto vengono brutte...

Durante il pranzo, chiacchierando con mio padre gli chiedo, “allora sei contento che il primo figlio l'hai sistemato?”, lui mi risponde “so' contento che da oggi in poi de te se deve preoccupa' tua moglie, che a me dieci anni fa m'hai fatto ferma' er core dalla paura...”...
e mi racconta che mi aveva visto...
Ottobre 1974
Insieme al mio amico/fratello Ange, eravamo andati a scuola, era il primo anno delle superiori, ma non sapevamo che la sera prima era stato indetto uno sciopero generale di dodici ore a partire dalle otto del mattino, orario di inizio delle lezioni...
Cosi' ci trovammo con la scuola chiusa e senza autobus per tornare a casa...
Non ci siamo persi d'animo, ed abbiamo deciso di farcela a piedi fino a Corso di Francia, dove poi avremmo chiesto un passaggio da autostoppisti verso casa...
Cammina cammina, siamo arrivati a ponte Flaminio, la monumentale opera del periodo fascista, ed attraversato il ponte inizia Corso di Francia...
ma appena saliti sul lungo ponte, che di solito percorrevamo in autobus, abbiamo notato che esternamente alla balaustra, c'e' un cornicione di marmo largo circa mezzo metro...
Perche' camminare dove camminano tutti, se puoi fare la stessa strada in modo diverso e pericoloso?
Detto, fatto, scavalchiamo la balaustra, e con gli zainetti di scuola in spalla, attraversiamo il Tevere camminando sul cornicione esterno del ponte, a rischio di...
Alla fine del ponte, riscavalchiamo la balaustra e torniamo dove sanno camminare tutti.
Percorriamo altri trecento metri, ed al primo semaforo di Corso di Francia chiediamo agli automobilisti se ci possono dare uno strappo, alla fine ci carica un muratore con il cinquino (cinqucento fiat anni sessanta) tutto sgangherato, carico di sacchi di cemento, sui quali ci sediamo, perche' a parte il sedile di guida, gli altri li aveva tolti per trasportare i materiali da lavoro...

Ma quella mattina, mentre io e Ange ci sentivamo immortali e rischiavamo la vita, mio padre passava sullo stesso ponte, ci ha visti, ha frenato, ma ha anche pensato che se ci diceva qualcosa, ci potevamo spaventare e cadere di sotto, per cui aveva continuato per la sua strada, rimanendo ad aspettarci alla fine del ponte, e poi quando ci ha visto tornare sul marciapiede, se ne e' andato lasciandoci a piedi, altrimenti “a te e al tuo amico, vi avrei presi a calci in culo, e magari ve buttavo ar fiume”...
E per i dieci anni successivi, prima del mio matrimonio, non mi ha mai detto niente...

Finalmente arriva la torta, soliti riti di taglio a due mani, la piramide di calici per lo spumante, la distribuzione delle bomboniere, saluti e baci agli invitati che cominciano ad andare via...
Il fotografo fa gli ultimi scatti nel giardino del ristorante, e a quel punto, quello che mi aspettavo e temevo dagli amici, arriva, ed e' anche l'inesorabile vendetta del Gufo...

Davanti al ristorante, nel parcheggio, sono rimasti solo gli sposi, tutti gli altri se ne sono andati, compreso il malefico Gufo che doveva riportarci a casa...

Ed i telefoni cellulari non li avevano ancora inventati...

Siamo vestiti da sposi, sicuramente non passiamo inosservati, ma chiedere un passaggio per strada, con il pollice alzato, non mi sembra piacevole per concludere il primo giorno da sposati.

Potrei chiedere a qualcuno del ristorante se ci accompagna in paese, per prendere una corriera che ci riporti a Roma, e mi viene in mente l'ultima scena del film “il laureato”..

Guardo la mia donna, lei mi guarda, ci abbracciamo e cominciamo a ridere come pazzi...

Poi dal parcheggio dietro al ristorante, esce fuori la 127 tutta ammaccata e rugginosa del fotografo, che si era trattenuto ancora un po' al ristorante, a fare non so cosa, ma lo fermo, gli spiego la situazione, gli chiedo un passaggio, lui dice, “vabbe' starete un po' scomodi, ma mica ve posso lascia' qui”...
Sposta cavalletti ed altra roba dai sedili, ci fa salire in macchina, e mentre la sera scurisce il cielo, torniamo verso la nostra prima casa...

Insomma io e la mia dolce meta', quando finalmente siamo entrati in casa, per la prima volta da sposati, dopo esserci liberati dei vestiti da cerimonia e messi comodi, ripensando alla giornata appena trascorsa, ci siamo resi conto che questa storia, (ormai vecchia di quasi quarant'anni), sarebbe diventata una di quelle da raccontare per tutta la vita...

:friends:
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Claudio

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Re: Gli amici ed i matrimoni

#2 Messaggio da Fofi74 »

Libro libro libro e fallo Claudio...sei un narratore eccezionale :clapping: :hi:
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ALFONSO

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Re: Gli amici ed i matrimoni

#3 Messaggio da Carabinotto »

E lo compriamo tutti.............................se no ce manna er Gufo a casa :sweating: :mooning:
Ma perchè mi faccio sempre male ? .....Franco :angel:
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Sonosardo
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#4 Messaggio da Sonosardo »

Grande Claudio e, questa volta non sono solo io che te lo chiedo :handshake:
La felicità inizia con un naso umido e finisce con una coda. Cordialmente Gianni

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Re: Gli amici ed i matrimoni

#5 Messaggio da g14mp1 »

Cercla's Tales sarebbe il titolo appropriato per il tuo libro :bigsmile:
nonostante l'esigua differenza di età, io ho resistito fino al 97 prima di sposarmi, ne avrei un bel pò di cose da raccontare
ma non ho la tua pazienza per scriverle. :bigsmile:
E' sempre un piacere leggerti :yes:
Saluti Giampi

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Re: Gli amici ed i matrimoni

#6 Messaggio da cercla »

:shocked:

Cari amici che leggete queste mie piccole storie,
vi ringrazio della fiducia, ma non sarei assolutamente in grado di scrivere un libro...
Questi ricordi che scrivo, nella sezione " caffe' ", sono semplicemente le cronache di cose, che mi sono successe vivendo, e mi tornano in mente stimolate da una cosa che vedo...
Per cui, e' come se fossi seduto al bar con gli amici, e chiacchierando racconto un fatterello a cui ho appena ripensato...
Ma non essendo un frequentatore dei tavoli del bar, le scrivo in questo caffe' virtuale, e rompo le scatole agli amici del forum...
:friends:
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#7 Messaggio da Sonosardo »

** rompo le scatole agli amici del forum **. Oh, ma non dirlo neanche scherzando, ti do un modesto suggerimento, dovresti stampare le pagine dove hai scritto qualcosa delle tue mirabolanti avventure, farne una bella raccolta e vedere come fare per pubblicare questo benedetto libro. Tanto, stai pur certo che una mano per poterlo realizzare, qui sul Forum qualcuno si trova :handshake:
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#8 Messaggio da nicola »

Sono daccordo sullo scrivere un libro :yes:
almeno a differenza di tanti scribacchini, la Lingua Italiana la conosci,
e sai raccontare arricchendo il racconto con tanti piccoli particolari.

male che vada, potresti sempre dare lezioni private a tanti giornalisti della domenica :laugh:
:handshake:
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#9 Messaggio da Ronnie James »

Grande Claudio :clapping: ti leggo sempre mooolto volentieri. Quando ho visto che avevi pubblicato un nuovo post, e dal titolo avevo già capito di cosa si trattava, ho aspettato il momento buono che la lettura merita: libero da impegni, la moglie che ronfa in camera da letto dopo una lunga visita oculistica, finalmente rilassato dell'esito felice di quest'ultima, mi sono accomodato in cucina con un bel caffè e sigaretta e mi sono goduto un'altra splendida avventura del nostro amico Cercla. Per i complimenti ormai hanno detto tutto gli altri amici quindi ti mando un saluto e un " continua così ". :friends:
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#10 Messaggio da pippocz »

Claudio ... la bellezza (forse l'unica) di diventare vecchi è che si hanno dei ricordi da raccontare .. se la memoria funziona bene !

La tua va benissimo e scrivi bene ciò che ricordi ... :clapping: :clapping: :clapping:
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#11 Messaggio da cercla »

:rolleyes:
... e se trovi qualcuno disposto ad ascoltarti...
:wait:
quando da ragazzino, i vecchi mi raccontavano le cose che gli erano successe nella vita...
pensavo "che palle sti vecchi, sempre a parla' della preistoria..."

:hahaha:
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#12 Messaggio da edo15 »

Non ricordo chi fosse ( o chi è ) ma disse che " per non diventare vecchi , i sogni devono prevalere sui ricordi...." :rolleyes:

io ho si, alcuni sogni, ma....molti ricordi :worried: :worried:

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Re: Gli amici ed i matrimoni

#13 Messaggio da pippocz »

cercla ha scritto: giovedì 21 marzo 2024, 11:56 :rolleyes:
... e se trovi qualcuno disposto ad ascoltarti...
:wait:
quando da ragazzino, i vecchi mi raccontavano le cose che gli erano successe nella vita...
pensavo "che palle sti vecchi, sempre a parla' della preistoria..."

:hahaha:
Noi siamo qui pronti a "ascoltare" via monitor ... :happy: :happy: :happy:
Maurizio

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Ronnie James
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#14 Messaggio da Ronnie James »

Claudio ci vediamo davanti al cantiere :hahaha: ...
Giuseppe
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giga65
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#15 Messaggio da giga65 »

E' sempre un piacere leggerti , Claudio! :cheers: :grin:
Giulio

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cercla
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Re: Gli amici ed i matrimoni

#16 Messaggio da cercla »

grazie Giulio e grazie a tutti gli altri amici, che avete avuto la pazienza e la forza di leggere questa trascrizione di qualche mio ricordo...
:friends:
Dico questo perche' mi rendo conto che, il ricordo e le sue concatenazioni con altri ricordi, nella mia mente e' fatto di immagini, a cui accedo velocemente, e raccontandoli verbalmente, ci vuole poco tempo.
Mentre scrivendoli, si riempiono facilmente molte pagine, e quindi la lettura, non ha le caratteristiche di leggerezza dell'ascoltare la stessa storia, e richiede un maggiore impegno di tempo e di concentrazione, ma personalmente, trovo che leggere un racconto, mi permette di viverlo, anche se e' un libro di 500 pagine...

Quindi i vostri apprezzamenti, mi fanno molto piacere,
almeno sembra che non vi annoiate nel leggermi,
e vi ringrazio di cuore...
:friends:
che ce voi fa'... so' fatto così!

Claudio

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